Il tecnico rossonero: "Non è una finale anticipata, ma sicuramente una partita contro una squadra di altissimo livello"
Ottavi di finale di Europa League in vista per il Milan di Stefano Pioli che nella gara d'andata farà visita al Manchester United, una delle favorite per la conquista del titolo. Pioli anche a Manchester sarà costretto a inventarsi un undici titolare inedito: "Abbiamo scelto di non farci travolgere dagli eventi, ma cavalcare l'onda delle nostre certezze di gioco - ha commentato Pioli alla vigilia -. Non è una finale anticipata, ma sicuramente una partita di grande fascino".
LE PAROLE IN CONFERENZA
Il Milan trae slancio dall'ultima settimana in vista dello United con sette punti raccolti?
Ci deve dare ancora più certezze nel nostro modo di stare in campo. Quando giochiamo con ordine e intensità facciamo bene, e ci siamo preparati per farlo anche contro lo United.
Siete ripartiti dai principi difensivi per passare la tempesta?
Si parte sempre dall'essere squadra in entrambe le fasi di gioco. Più la squadra è corta, più siamo avvantaggiati. Difendiamo bene quando siamo tutti propositivi e attivi, così come attacchiamo bene.
Quanto ti ha impressionato lo United nel derby vinto contro il City?
Molto, hanno vinto contro una squadra fantastica e con merito con un'ottima prestazione di intensità e qualità. Abbiamo studiato bene anche quella sfida.
Cosa pensate di Dalot? Lo riscatterete?
Sono molto contento delle sue prestazioni e della crescita. Sul futuro non mi sbilancio, siamo concentrati sul campo. Non deciderò io sul riscatto.
E' una finale anticipata United-Milan?
Non credo, tantissime squadre ancora in corsa possono puntare a vincere la coppa. Chiaramente è uno scontro prestigioso tra due club con tanta storia e passato.
Donnarumma sarà determinante?
Lo sarà in tutte le situazioni, sia in fase difensiva che in costruzione. Sappiamo come sa stare dentro la partita e la sua prestazione sarà importante.
Firmeresti per un pareggio visti anche gli assenti?
Queste partite vanno giocate al massimo e con grande convinzione. Avremo rispetto di una squadra molto forte che è scesa da un girone difficile in Champions League con Psg e Lipsia, pur con la migliore difesa e il migliore attacco. Vogliamo fare una buona prova all'andata così da avere qualche certezza in più anche per il ritorno.
Quanto tempo servirà per rivedere un Milan come quello del 2007?
Noi stiamo lavorando per tornare a vincere. Maldini poco tempo fa ha detto che ci vogliono almeno un paio di anni di presenza continua in Champions per pensare di crescere di livello e poi alzare l'asticella. Il nostro è un percorso positivo, ma la strada da fare - con entusiamo - è ancora lunga.
Il Milan ha reagito nelle difficoltà: è una qualità da usare anche in Europa?
Possiamo avere due strade: o ci facciamo travolgere dagli eventi o cavalchiamo l'entusiasmo delle nostre convinzioni. Stiamo dimostrando di aver scelto la seconda.
TOMORI: "PRONTI A LOTTARE, IL MIO PASSATO IN PREMIER SPERO POSSA AIUTARE"
United e Milan arrivano da due belle vittorie: questa sfida è ancora più importante?
Sarebbe stata comunque importante. Sappiamo che è l'andata e sarà difficile perché abbiamo grande storia in Europa. Sarà sicuramente una bella partita e importante.
Cosa significa per te che l'apprezzamento di Paolo Maldini?
Ovviamente mi fa sentire bene e aumenta la fiducia in me stesso. Non sono concentrato su quello che accadrà in futuro, ma nell'aiutare la squadra il più possibile in questo momento. Continuerò a fare quello che ho fatto per arrivare fino a qui, certamente le parole di uno dei migliori difensori di sempre fanno solo piacere.
Come ti trovi nel calcio italiano?
E' una sfida diversa quella che ho accettato venendo in Italia. Ci sono cose a cui dovevo abituarmi, ma in tanti mi hanno aiutato, soprattutto con la lingua. Mi trovo molto bene.
Qualche compagno di squadra ti ha chiesto cosa aspettarvi dallo United?
Tutti sanno che hanno grandi giocatori, qualcuno mi ha chiesto ma tutti sanno già qualcosa sul Manchester United. E' una grande squadra, l'abbiamo studiata bene e avevo poco da aggiungere. Ha un attacco veloce, sappiamo che sarà difficile e siamo pronti a lottare. Speriamo che la mia esperienza in Inghilterra possa dare una mano.
Hai parlato con qualche compagno di squadra al Chelsea con il nuovo mister Tuchel?
Ovviamente ho parlato con qualcuno al Chelsea, perché sono anche miei amici, ma abbiamo parlato di cose generali. Non ho avuto contatti con Tuchel, sono concentrato su quanto sta accadendo qui al Milan e anche lui al momento ha altre cose a cui pensare al Chelsea.
Le tante assenze saranno un problema o uno stimolo per fare meglio?
Ci darà qualche motivazione in più, è una grande occasione per chi scenderà in campo per fare la differenza. Quando sfidi le squadre migliori devi dare tutto in campo e anche per questo abbiamo una grande rosa, pronta ad alzare il livello. Già contro il Verona abbiamo fatto bene.
Cos'ha facilitato l'ambientamento in Italia?
Da quando sono arrivato tutti a Milanello mi hanno aiutato in tutto, dentro e fuori dal campo, per integrarmi. Quando ti senti bene e sei contento, puoi concentrarti sul giocare bene in campo e dare tutto per la squadra.