Il tecnico azzurro: "Insigne non è al meglio, importante avere Mertens. Osimhen è forte, ma stia più tranquillo"
Una sconfitta inaspettata in casa contro l'AZ e un successo importante in trasferta con la Real Sociedad. Il Napoli di Gattuso è protagonista in Europa League di un cammino altalenante, ma la sfida in Croazia contro il Rijeka è già una tappa fondamentale per gli azzurri: "Sconfitte come quelle contro Sassuolo e AZ in cui ci tirano pochissimo in porta devono bruciare - ha commentato Gattuso alla vigilia del match -. Sarà una sfida difficile e dobbiamo pensare a noi stessi, tutti". Le aspettative per il Napoli sono altissime in questa stagione: "Di scudetto non parliamo noi, lo fanno all'esterno. Noi dobbiamo pensare a lavorare molto durante la settimana e migliorare".
I maggiori dubbi di formazione, turnover a parte, Gattuso li ha in attacco, dove non mancano le soluzioni. "Insigne si sta allenando con noi, ma non è al 100%. Già il fatto che sia qui con noi è importante perché è il nostro capitano, non è un giocatore come gli altri e ci deve dare qualcosa anche nei momenti più difficili".
In attacco, con la squalifica di Osimhen, è ballottaggio tra Mertens e Petagna per il ruolo di punto di riferimento centrale: "Osimhen è forte, ma deve stare più tranquillo quando va faccia a faccia con gli avversari o quando protesta platealmente con gli arbitri. Dries in questo momento fatica a fare gol, ma le palle gol le ha, quindi non sono preoccupato. Non è il solito cecchino, ma stiamo lavorando bene".
Ringhio ha poi voluto dedicare un pensiero a Diego Armando Maradona, operato al cervello e attualmente sotto osservazione a Buenos Aires: "Gli avevo fatto gli auguri per i 60 anni, che dire... Lo aspettiamo a braccia aperte, non solo noi a Napoli, ma tutti gli italiani e non solo. Lo aspettiamo a Castel Volturno. Gli auguriamo il meglio, ma lui è forte, ne ha passate tante.Un grande in bocca al lupo, lo aspettiamo da noi, dove ha scritto la storia".