Azzurri e giallorossi si ritrovano nella partitissima di campionato dopo due importanti vittorie in coppa
Anche se il macigno della scomparsa di Diego è un peso ancora troppo difficile da sopportare, il Napoli si sveglia il giorno dopo la vittoria sul Rijeka con qualche sicurezza in più. La testa del girone di Europa League, per esempio, con la qualificazione vicina, è già un fattore che rende il futuro immediato più facile da gestire. Anche perché il futuro è distante poche ore e si chiama Roma, l'ospite più complicato da affrontare al San Paolo nella partita che può dire molto per le posizioni di alta classifica.
Anche i giallorossi tornano dalla Romania con nuove certezze e vecchie conferme. Innanzitutto c'era da capire come una difesa super rimaneggiata, senza tutti i centrali di ruolo a parte Juan Jesus, avrebbe saputo resistere agli attacchi avversari. Certo, il Cluj non era una controparte particolarmente probante, ma la soddisfazione di Fonseca nel vedere un trio difensivo formato da Spinazzola, Cristante e Juan Jesus non subire gol, deve essere particolarmente elevata. La sicurezza del reparto arretrato, tra l'altro, non è una novità degli ultimi tempi, visto che la Roma ha incassato solo un gol nelle ultime 6 partite. Gli altri motivi per sorridere arrivano dai giovani. Calafiori, esterno sinistro di centrocampo, ha dato un buon contributo in entrambe le fasi. SI è rivisto, poi, anche se a partita in corso, Milanese e c'è stato anche il debutto assoluto di Tripi. Il resto lo hanno fatto la conferma del solito Mkhitaryan, decisivo quando è entrato in campo, e il ritorno di Dzeko, che ha sostituito un comunque positivo Borja Mayoral.
La Roma, insomma, arriva a Napoli con la soddisfazione di aver conquistato il passaggio del turno in Europa e con la consapevolezza di giocarsi molto, vista la classifica più che positiva in campionato. Il Napoli, però, ha dimostrato di avere una rosa di altissimo livello, anche quando deve rinunciare a giocatori importanti. Senza Osimhen, che probabilmente mancherà anche domenica, e con Lozano, Mertens, Insigne e Fabian Ruiz entrati nel secondo tempo, ha saputo comunque mettere in mostra le sue giocate in velocità, anche se il meglio lo si è visto quando sono entrati i titolari, protagonisti di quegli scambi, accompagnati dai tagli dall'esterno e dalle sovrapposizioni, che rendono il Napoli una squadra ad alto tasso di spettacolarità (quando le cose riescono nel modo giusto). Di certo, comunque, Napoli-Roma non sarà una partita da sbadigli.