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VERSO ROMA-EINTRACHT

Ranieri: "Quando sono arrivato c'era paura. Hermoso? Vuole andare perché non gioca"

Alla vigilia della partita decisiva per il futuro giallorosso in Europa League

29 Gen 2025 - 13:47
 © Getty Images

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"Ogni partita per noi è importante, per la crescita della squadra. Sono arrivato che avevano tutti paura di quello che potesse fare la Roma, e adesso dobbiamo vivere partita per partita per vedere alla fine ciò che saremo riusciti a fare", queste le prime parole dell’allenatore della Roma Claudio Ranieri nella conferenza stampa della vigilia della partita di Europa League all'Olimpico contro l'Eintracht Francoforte

"Non rispondo a domande sul mercato - ha proseguito Ranieri - rispondo solo su Hermoso. Quando sono arrivato era infortunato, si è messo al pari degli altri. Un ragazzo che mi piace molto, bello e grintoso, perché altrimenti non giochi tutte quelle partite con l'Atletico Madrid, io sono partito con determinati giocatori. Ma lui poi è arrivato a un certo stato di forma e ora vuole giocare, e io non posso dire a nessuno 'tu giochi'. Perciò preferisce andare via, e io ho sempre detto di volere giocatori contenti di stare alla Roma. Lo capisco perché un giocatore del genere merita di giocare. Con l'arrivo di Rensch posso variare alcune cose, posso giocare pure a quattro, e questo mi permette di cambiare in più modi la squadra".

"Paredes? Io tutte le voci che sento su Leandro le sento da voi, da lui non le ho mai sentite. Certamente se anche lui non volesse restare, così come ho detto per Hermoso, non trattengo nessuno. Cristante è un giocatore ritrovato, potrebbe, anche se con caratteristiche differenti, sostituirlo. Ha altre qualità, e per questo potrebbero giocare anche insieme e sono contento di questo. A Udine sapevo che senza Leandro avrei perso in qualità, ma era una cosa che dovevo fare, e inoltre ero convinto dei giocatori che ho schierato".

"Abbiamo una serie di partite difficili. C'è sempre da migliorare. Sia nell'approccio, ma anche nella parte centrale e quella finale quando giochi contro grandi squadre, devi fare un super lavoro per arginarle. I ragazzi stanno crescendo, ricorderete che all'inizio ero rimasto sorpreso che a Napoli non avessimo giocato come speravo, cosa che invece abbiamo fatto poi contro Tottenham e Atalanta. Stiamo migliorando, ogni giorno vedo che la squadra lavora per migliorarsi e questa è la cosa più bella che un allenatore possa vedere".

"Soulé? Per me è un gran giocatore, ha bisogno di sveltire la sua manovra ed essere più concreto. Questo è quello che gli chiedo sempre, e sono convinto che Matias sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma. I giocatori al concerto due giorni prima della partita? Mi hanno chiesto il permesso e li ho mandati io".

"Non mi è mai sembrata pigra la squadra. Possiamo sbagliare, a questa squadra posso dire tutto meno che è pigra. Se invece che di pigrizia fisica, parliamo di pigrizia mentale, allora sono d'accordo, e in tal senso oggi ho fatto rivedere ai giocatori il fallo laterale che ha portato al rigore con il Lecce e un'altra occasione. Hummels? Lo seguivo da tantissimo tempo, come giocatore internazionale mi è sempre piaciuto perciò averlo e metterlo in campo mi è sembrato naturale. Come fai a non mettere un campione del mondo? Sta bene, è un leader, un punto di riferimento per i compagni. Mi è sembrato naturale".

HUMMELS: "L'EINTRACHT STA FACENDO MEGLIO DEL PREVISTO. IL FUTURO? VEDIAMO" 
"L'Eintracht è una squadra che conosco bene, capace di organizzarsi in campo. Giocano con molti automatismi. I giocatori li conosco molto bene, molti sono miei amici. Questa terza posizione in Bundesliga è meglio del previsto, ma non è una sorpresa. E' una squadra molto forte. Gotze? Dall'altra parte ci sono molti amici. Non abbiamo parlato della partita. E' un piacere unire amicizia al mondo sportivo. Per noi è come una finale. E' una partita importante, dovremmo capire come si posizionano le altre squadre in classifica, ma la partita è in casa nostra. Speriamo che questo possa aiutare. Stiamo facendo di continuo passi in avanti. Abbiamo ottenuto risultati guadagnando punti con Milan e Tottenham. Si tratta di un processo che ha una certa continuità. Da quando è arrivato il mister stiamo mostrando l'avvio di un chiaro percorso di miglioramento. La conoscenza della lingua? Capisco il 50% delle domande ma non mi sento di rispondere in italiano. I termini calcistici li capisco e li uso. Il futuro? Vediamo. Ci sono delle questioni a livello privato, quindi ci vorrà del tempo per prendere una decisione".

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