Il tecnico giallorosso rincara la dose dopo il pari contro il Porto e le proteste contro l'arbitro tedesco Stieler
Dopo l'Atalanta con Gasperini, anche la Roma ha criticato duramente l'operato dell'arbitro assegnato dalla Uefa alla partita europea di playoff. Dopo l'1-1 contro il Porto, Claudio Ranieri non si è trattenuto nel valutare il tedesco Tobias Stieler ma è andato pure oltre, chiamando in ballo Roberto Rosetti, designatore arbitrale Uefa. "La cosa non mi sta bene, e parlo a Rosetti: lei è integerrimo e onesto ma allora non capisco perché ha mandato a Porto un arbitro che su 21 partite dirette da lui, la squadra fuori casa ha pareggiato 9 volte e tutte le altre le ha vinte la squadra di casa?".
L'attacco frontale non si esaurisce all'andata del playoff di ieri ma riporta la macchina del tempo alla finale di Europa League del 2023 contro il Siviglia, quando i giallorossi persero contro il Siviglia e José Mourinho puntò il dito contro l'arbitraggio di Taylor: "(Rosetti, ndr) deve stare un attimino più attento nelle designazioni. Un mio amico mi ha detto che mandò anche Taylor alla finale di Budapest. Allora si capisce tutto" le parole di Ranieri.
La direzione dell'arbitro Taylor aveva fatto infuriare la Roma, in particolare per un rigore non assegnato per un fallo di mano di Fernando e una vigorosa sbracciata di Lamela a Ibanez punita solo con un giallo. Mourinho, in seguito squalificato per 4 giornate, aveva usato parole pesanti nei confronti del direttore di gara, che stava salendo sul minibus riservato ai direttori di gara, pur cercando di contenersi per evitare di incappare in pesanti sanzioni da parte della Uefa. "You're a fucking disgrace, man!", che tradotto significa: "Sei una fott… disgrazia!". Per poi aggiungere: "E Rosetti (designatore Uefa, ndr) è stato capace di dire che non è… E tu sei stato capace…". E ancora, avvicinandosi al van dove stanno salendo tutti gli arbitri: "Complimenti anche a (parola non comprensibile) della Var e a tutti voi. Congratulations!". E poi mentre si allontana: "Non hanno nemmeno vergogna sulla loro faccia…".