Il dirigente spagnolo e l'addio ai giallorossi nel 2019: "Al 95% è stata mia responsabilità"
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"Se mi avessero chiesto contro chi avrei voluto giocare la finale, avrei detto la Roma, mi ritornano in mente tanti momenti che ho vissuto lì". L'ultimo atto di Europa League a Budapest tra i giallorossi e il Siviglia sarà anche la partita di Monchi. Addio e ritorno al club andaluso in cui ha vinto in Europa, con parentesi nel club capitolino e la separazione a marzo 2019. "Sono ormai quattro anni che sono andato via da Roma e ho avuto tempo di pensare a quello che è successo - ha detto lo spagnolo - Sicuramente cambierei qualcosa, ho provato a fare il meglio possibile ma ho sbagliato. Dovevo capire meglio la Roma e l'ambiente. Credo che sia mancata un po' di conoscenza, al 95% è stata mia responsabilità. Forse oggi sarebbe più facile".
"Qualcosa di mio nella Roma? No, la Roma è troppo grande per dire che è qualcosa di tuo", ha proseguito Monchi parlando dell'esperienza come dirigente giallorosso. Diversa storia al Siviglia: "Lavoro qui da ventiquattro anni, il tempo nella vita è fondamentale, così come lo è nel calcio. Prima della sosta del mondiale eravamo in zona retrocessione e io non avevo problemi. C'era fiducia. Sono felicissimo, dopo una stagione sofferta abbiamo raggiunto
la finale".