Sconcerto e sopresa nel mondo del calcio europeo dopo l'episodio. Ora si attendono i provvedimenti dell'Uefa
No To Racism. Lo slogan della Uefa per combattere le discriminazioni deve fare i conti con l'imbecillità che impera in giro per l'Europa. Il problema è amplificato dal fatto che gli ululati razzisti rivolti all'attaccante di colore Kamara, durante Sparta Praga-Glasgow Rangers di Europa League, siano arrivati da un settore riservato a 10.000 bambini e adolescenti (età massima 14 anni) ammessi alla partita al posto dei tifosi abituali: lo stadio era infatti chiuso al pubblico per i precedenti episodi di discriminazione verso Tchouameni, durante una partita col Monaco.
Ora si attendono reazioni e provvedimenti dalla sede dell'Uefa, vista la recidività dello stadio di Praga. Kamara è stato preso di mira con ululati e versi fin dalle prime battute di gioco, praticamente a ogni suo tocco di palla, e quando è stato espulso, la sua uscita dal campo è stata accompagnata da applausi scroscianti.
Lo stesso giocatore era stato 'bersagliato' da insulti razzisti a Praga quando con i Rangers, nella scorsa stagione, aveva affrontato lo Slavia, e per questo un giocatore della formazione ceca, Ondrej Kudela, era stato squalificato per 10 giornate. "Non sono sorpreso, abbiamo giocato a porte apparentemente chiuse per una ragione. Non è la prima volta che succedono queste cose qui, ma non è stato fatto abbastanza", il commento di uno sconfortato Steven Gerrard, tecnico dei Glasgow Rangers.