"Vincere anche per andare in Champions League". Ma è giallo su Cech
"Vincere ci permetterebbe di aggiungere un trofeo alla nostra bacheca e di qualificarci per la Champions League. È bello vivere un momento del genere, ai miei giocatori posso dire solo di goderselo e di viverlo al meglio, e cosi' devono fare i nostri tifosi. Siamo arrivati in finale, è importante, abbiamo disputato un'ottima Europa League". Alla vigilia della finale di Europa League, a Baku contro i concittadini del Chelsea, il tecnico dell'Arsenal, Unai Emery, che questo trofeo lo ha già vinto con il Siviglia, si mostra ottimista sull'esito della sfida.
Alle prese con il forfait di Mkhitaryan, impossibilitato per motivi di sicurezza ad entrare in Azerbaigian in quanto armeno, l'allenatore dei Gunners deve fare i conti anche con il caso Cech. Il 'dodicesimo', che ha già annunciato il ritiro a fine stagione, ha sempre giocato titolare in Europa League ma fonti vicine al club hanno fatto sapere nei giorni scorsi che domani potrebbe non essere schierato per via del fatto che avrebbe già firmato un contratto da dirigente proprio con il Chelsea, sua ex squadra.
Quindi Cech ci sarà domani? "Non vorrei parlare dei singoli, ma per lui va fatta un'eccezione - risponde Emery -. È un grande uomo e un grande giocatore, voglio fare qualcosa di importante per lui, a prescindere se giochi o meno". E' quindi probabile, da queste parole, che domani Cech giochi. Ma cosa pensa il tecnico dell'Arsenal del fatto che si giochi a Baku e che questo abbia creato molti problemi ai tifosi che volevano seguire dal vivo la loro squadra? "Non posso dire nulla. Ho giocato una Supercoppa a Tbilisi - dice Emery -, e credo che l'Uefa abbia le sue ragioni per far giocare le partite in certe città. Devo rispettare la decisione, anche se preferirei che i tifosi fossero qui. Tanti ci seguiranno dall'Inghilterra e da tutta Europa, ci aiuteranno lo stesso. E poi domani questo stadio fantastico sarà comunque pieno di supporter delle due squadre".