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Europa League, Lazio ai sedicesimi

All'Olimpico decidono i gol di Candreva, Parolo e Djordjevic: qualificazione e primo posto nel girone con un turno d'anticipo

26 Nov 2015 - 21:27

Missione compiuta per la Lazio, che in Europa ritrova fiducia e risultati. All'Olimpico la squadra di Pioli vince 3-1 col Dnipro e si qualifica ai sedicesimi di finale di Europa League centrando anche il primo posto nel Girone G con un turno di anticipo. Candreva apre le marcature dopo solo 4', poi nella ripresa Gama pareggia i conti al 65', Parolo al 68' firma la rete del 2-1 e Djordjevic chiude il match al 93'.

Torna il sorriso in casa Lazio. Dopo aver racimolato un solo punto negli ultimi quattro turni di campionato, Pioli si aggrappa nuovamente all'Europa per allentare la pressione e rilanciare il progetto. A Formello la vittoria con il Dnipro del resto arriva proprio nel momento giusto. Soprattutto perché regala a Lotito il pass per i sedicesimi con il primo posto nel girone già archiviato (il St. Etienne non va oltre l'1-1 col Rosenborg). Che, tradotto, vuol dire sorteggio più abbordabile e grandi speranze di restare in corsa per l'Europa League. Un risultato importante per i biancocelesti, che escono dall'Olimpico sì ancora cono tanti dubbi, visto l'andamento del match, ma anche con una certezza: la squadra sta con Pioli. Lo dice il risultato, ma non solo. Al di là del punteggio, convincono infatti l'atteggiamento e la reazione di Candreva & Co. dopo il pareggio di Gama. Un segnale forte e chiaro per il tecnico biancoceleste, che ora potrà concentrarsi sul campionato per rimettere la squadra in carreggiata.

Nel silenzio surreale dell'Olimpico deserto Pioli si affida al 4-4-2 con Matri e Klose davanti e Candreva e Kishna sulle corsie esterne. E le due linee biancoceleste funzionano bene sia a protezione di Berisha, sia in fase di impostazione. Palla al piede, la Lazio è di un altro livello rispetto ai finalisti della scorsa edizione. E lo si capisce dopo soli quattro minuti. Parolo inventa per Candreva, che taglia in due la difesa ucraina e batte Boyko. Subito avanti, i padroni di casa tengono alto il ritmo, ma senza esagerare. Klose si abbassa e gioca quasi da trequartista, lasciando spazio a Matri e agli inserimenti. Sulla destra Candreva è in palla, pressa e riparte. In mezzo al campo Cataldi e Parolo dettano i tempi e gestiscono il traffico con ordine. E la Lazio copre bene gli spazi e controlla il match. Nel Dnipro, senza Rotan, solo Matheus ha le qualità per caricare la banda di Markevych, ma non basta. Alla mezz'ora si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ucraina, con i biancocelesti che si preoccupano più di gestire il possesso palla che di affondare il colpo. Klose veste perfettamente i panni della "seconda punta" e prova ad arrotondare il punteggio dal limite, ma la mira non è precisa e il primo tempo si chiude senza altre emozioni.

A inizio ripresa è sempre la Lazio a fare la partita. Matri prova a sorprendere Boyko dalla distanza, ma il portiere ucraino è attento. In campo le squadre si allungano e si gioca molto più sui rilanci che sui fraseggi. Con le spalle al muro, Markevych manda in campo Zozulya per dare più peso all'attacco e aumentare la pressione sulla difesa biancoceleste. E la mossa paga. La Lazio si scompone e abbassa il baricentro, faticando nel possesso palla e nelle ripartenze. Gli ucraini scelgono di saltare il centrocampo e al 65' pareggiano i conti con Gama sugli sviluppi di un'azione insistita. Un blackout che fa tremare Pioli, ma dura solo tre minuti. Al 68' infatti Kishna si riaccende e Parolo trova la rete del 2-1 con un destro da fuori deviato. Di nuovo avanti, la Lazio nel finale stringe i denti. Scampato il pericolo, Pioli si copre. Senza più nulla da perdere, negli ultimi minuti gli ucraini invece attaccano a testa bassa, prestando però il fianco alle ripartenze dei padroni di casa, che al 93' chiudono definitivamente i conti con Djordjevic. Archiviata la qualificazione in Europa, ora a Formello testa al campionato.

Candreva 6,5: segna, lotta e gioca da leader. Segnale importante a Pioli. Nella ripresa cala fisicamente e non spinge più
Parolo 7: pregevole l'assist per il vantaggio di Candreva e puntuale il gol che rimette subito in carreggiata la partita dopo il pari di Gama
Gentiletti 6,5: puntuale nelle chiusure e sempre attento sui tentativi di sfondamento degli ucraini
Kishna 6,5: gioca a intermittenza, ma quando si accende la Lazio cambia sempre marcia
Matheus 6: nel primo tempo è l'uomo più pericoloso del Dnipro, ma predica nel deserto. Poi deve alzare bandiera bianca e chiede il cambio
Boyko 6: prende tre gol, è vero. Ma evita anche che la partita si trasformi in una goleada nel finale
LAZIO-DNIPRO 3-1
Lazio (4-4-2): Berisha 6; Konko 6, Gentiletti 6,5, Mauricio 5,5, Radu 6; Parolo 7, Cataldi 6, Kishna 6,5 (35' st Lulic SV); Candreva 6,5, Klose 6,5 (21' st Milinkovic-Savic 6), Matri 5,5 (25' st Djordjevic 6).
A disp.: Marchetti, Basta, Hoedt, Biglia. All.: Pioli 6
Dnipro (4-1-4-1): Boyko 6; Fedetskiy 5,5 (23' st Shakhov SV), Douglas 6, Gueye 5, Léo Matos 6; Chygrynskiy 5,5; Matheus 6 (41' Anderson Pico 5), Bezus 5 (11' st Zozulya 6), Danilo 6, Bruno Gama 6; Seleznyov 5,5.
A disp.: Lastuvka, Edmar, Cheberyachko, Luchkevych. All.: Markevych 5
Arbitro: Mazeika
Marcatori:  4' Candreva (L), 20' st Gama (D), 23' st Parolo (L), 48' st Djordjevic (L)
Ammoniti: Radu, Parolo. Milinkovic-Savic (L); Danilo, Matos (D)
Espulsi: -

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