Ai sedicesimi vanno i greci grazie alla differenza reti: decide tutto un rigore dubbio su Torosidis
Tragedia greca per il Milan nell'ultimo turno del Gruppo F di Europa League. Al Karaiskakis Stadium i rossoneri perdono 3-1 con l'Olympiacos (che va ai sedicesimi) e vengono eliminati per la differenza reti. Succede tutto nella ripresa. Cissè sblocca la gara al 60', poi Zapata prima devia in rete un tiro di Guerrero al 70', poi al 72' accorcia le distanze. La rete che condanna il Milan la firma all' 81' Fortounis su rigore, dopo un fallo dubbio di Abate su Torosidis.
Il Milan dice addio all'Europa e la fa nel peggiore dei modi. Senza lottare e completando l'ultimo turno amaro per le italiane in Coppa. Al Karaiskakis Stadium il verdetto è pesante per i rossoneri. Sia in termini di gioco, che di risultato. E il 3-1 finale è lo specchio di una squadra e un club ancora in cerca di certezze e identità. In campo e fuori. Lo sa bene Gattuso, che dopo un primo tempo in controllo, non è riuscito a trasmettere al gruppo la serenità e la consapevolezza giusta per portare la barca in porto ai sedicesimi. Già, perché per centrare il pass bastava poco. E il Milan non ce l'ha fatta, colando a picco sotto le onde greche. Un naufragio che colpisce non solo le casse del club, ma anche l'immagine della società e la voglia di tornare protagonisti in Europa, dove invece continua meritatamente la sua corsa il la banda di Martins. Del resto, se il buongiorno si vede dal mattino, l'avvio del match con l'Olympiacos ha subito lanciato un segnale di allarme forte e chiaro in casa Milan. Un'allerta che solo l'attenzione di Reina, dopo 20", ha evitato di trasformare in un inizio da incubo. Un incubo solo rinviato però.
Dopo lo spavento iniziale, infatti, il primo tempo i rossoneri lo giocano sì al trotto, ma senza rischiare molto, tranne sulle palle alte e su qualche calcio piazzato. In mezzo alla difesa, Abate dà ordine e sicurezza. In mediana tocca invece a Kessie e Bakayoko gestire il pallino del gioco, con più attenzione alla fase di non possesso. Con tre uomini dietro a Guerrero e i terzini molto alti, l'Olympiacos prova a impostare una gara a trazione anteriore, prestando però il fianco alle ripartenze del Milan. Da una parte il tandem Calabria-Castillejo funziona, dall'altra Calhanoglu deve farsi invece tutta la fascia, con Rodriguez più arretrato a guardargli le spalle. A intermittenza è il Milan a fare la partita, ma davanti non affonda il colpo. Higuain, Cutrone e Calhanoglu si pestano un po' i piedi e quando la palla arriva in area, manca la cattiveria giusta per concludere a rete e far male. Obbligati a vincere, del resto, i greci non restano a guardare. Disordinati, ma aggressivi, gli uomini di Martins attaccano con tanti uomini, affidandosi alla tecnica di Podence e agli inserimenti di Fetfatzidis, Fortounis e Elabdellaoui.
E i frutti si vedono nella ripresa. Il secondo tempo si apre con un sinistro largo di Fetfatzidis, poi Kessie sfiora il vantaggio con un bolide dal limite. Botta e risposta. Con le squadre lunghe, i rossoneri abbassano il ritmo, soffrendo soprattutto sugli esterni. Troppo molli, Calhanoglu e Castillejo fanno infuriare Gattuso e dopo un'ora di gioco il Milan va sotto. Ci pensa Cissè, dopo una disattenzione di Castillejo su calcio d'angolo, ad animare le speranze dell'Olympiacos. Un gol che riapre i giochi e infiamma il match. Zapata salva il risultato su Guerrero dopo una bella parata di Reina, poi, dopo un missile di Higuain a fil di palo, prima devia alle spalle di Reina un tiro di Guerrero, poi accorcia le distanze di testa. Tutto nel giro di due minuti. In un continuo capovolgimento di fronti ed emozioni, senza più schemi. Il Milan passa dal dramma alla salvezza (col 2-1 i rossoneri sarebbero passati), poi ripiomba nel dramma all'81'. Abate abbraccia Torosidis in area e l'arbitro Bastien indica generosamente il dischetto del rigore. E' il colpo del ko per gli uomini di Gattuso, che nel finale non riescono più a riemergere, affondando definitivamente insieme ai sogni di gloria europei. Per l'Olympiacos invece la barca viaggia a vele spiegate verso i sedicesimi.
Abate 6,5: in mezzo alla difesa brilla. Dà ordine e sicurezza. Chiude, contrasta e guida il reparto senza incertezze. Peccato che sia l'unico a metterci un po' di grinta
Calhanoglu 4,5: disordinato, lento, impacciato. Nel primo tempo vivacchia, nella ripresa crolla, mostrando limiti tattici e caratteriali importanti. A certi livelli non sono ammessi blackout del genere
Higuain 5,5: ci prova, ma le sue sono solo giocate di rabbia e di istinto. Per vincere in Europa serve il gioco di squadra e i solisti non bastano. Sfiora la rete in un paio di occasioni, ma davanti si pesta i piedi con Cutrone e non riesce a trovare il guizzo giusto
Cutrone 5: la voglia di lottare non gli manca mai. Ma forse è anche il suo limite. Troppa foga nelle giocate e poca lucidità nelel scelte
Zapata 5,5: un salvataggio sulla linea, un autogol e un gol. Gara da protagonista. In bene e in male. Dietro però il Milan balla e la colpa è anche sua
Fortounis 7: segna il gol qualificazione dal dischetto con freddezza. Prima tante buone giocate e inserimenti pericolosi
Fetfatzidis 6,5: dal suo sinistro arrivano sempre buone cose. Meglio nella ripresa, quando i greci alzano il ritmo e attaccano con maggiore continuità
Guerrero 6,5: in ogni azione pericolosa ci mette sempre lo zampino. Pericolo costante. Si fa sentire fisicamente e tecnicamente
OLYMPIACOS-MILAN 3-1
Olympiacos (4-2-3-1): Josè Sà 6, Elabdellaoui 6,5, Cissè 6,5, Vukovic 6, Koutris 6,5; Camara 5,5 (34' st Torosidis 6), Guilherme 5,5; Fetfatzidis 6,5 (23' st Natcho 6), Fortounis 7, Podence 6,5 (40' st Bouchalakis sv); Guerrero 6,5.
A disp.: Gianniotis, Vrousai, Tsimikas, Roderick. All.: Martins 7
Milan (4-4-2): Reina 5,5; Calabria 5,5, Abate 6,5, Zapata 5,5, Rodriguez 5 (39' st Halilovic sv); Castillejo 5, Kessie 5, Bakayoko 5,5, Calhanoglu 4,5; Cutrone 5 (32' st Laxalt 5,5), Higuain 5,5.
A disp.: G. Donnarumma, Mauri, Bertolacci, Musacchio, Simic. All.: Gattuso 5
Arbitro: Bastien (Fra)
Marcatori: 15' st Cissè (O), 25' st aut. Zapata (M), 27' st Zapata (M), 36' st rig. Fortounis (O)
Ammoniti: Koutris, Cissè, Guerrero (O); Calhanoglu, Bakayoko, Reina, Abate (M)
Espulsi: -