La Roma dimentica Bergamo e porta a casa una vittoria importante non solo per il cammino europeo. All'Olimpico Dzeko & Co. calano un poker pesante. Di quelli che possono lasciare il segno in una stagione. I tre punti col Viktoria, infatti, non solo regalano a Spalletti i sedicesimi di finale e il primo posto nel girone di Europa League, ma tolgono anche un po' di pressione all'ambiente per la rincorsa alla Juve. La tripletta di Dzeko è solo la ciliegina sulla torta di una serata speciale. Un segnale per tutta la squadra, che quando si esprime ad alti livelli mette sempre in mostra un potenziale offensivo da top club. Amnesie difensive a parte, che restano sempre un po' il tallone d'Achille di questo gruppo, i giallorossi hanno dimostrato di poter puntare in alto anche in Europa. Lo dicono il primo posto nel girone e i tanti gol segnati. Un bottino ricco che racconta non solo le qualità dei singoli, ma anche la bontà del progetto di Spalletti, che col Viktoria fa un mini turnover e porta comunque a casa una vittoria preziosa per allontanare fantasmi e brutti pensieri.
Senza Manolas, il tecnigo giallorosso ripropone infatti Rudiger al centro della difesa accanto a Fazio, con Emerson a sinistra e Paredes e Strootman in cabina di regia. Dietro a Dzeko, in attacco ci sono invece Iturbe, Nainggolan e Salah. Con tanta qualità in campo, gli uomini di Spalletti prendono subito in mano il pallino del gioco presidiando le corsie esterne affidandosi al fraseggio stretto. Dzeko è in palla e all'11' fa esplodere l'Olimpico con un numero di alta scuola che sblocca la gara: dribbling e sinistro all'incrocio da posizione "impossibile". Un capolavoro che delizia i palati fini, ma che non impressiona però la squadra di Pivarnik. Dopo sette minuti, infatti, il Viktoria approfitta di uno sbandamento dei giallorossi sulla sinistra e pareggia i conti con un colpo di testa di Zeman. Un gol che riapre il match e complica i piani della Roma. Iturbe, ispirato e aggressivo, prova a fare la differenza con la sua velocità, Nainggolan ci prova con gli inserimenti, ma è sempre Dzeko l'uomo più pericoloso. In serata di grazia, il bosniaco inventa per i compagni, ma quando ha sul destro la palla del raddoppio spara alto da ottima posizione. Poi è Salah a presentarsi davanti a Kozacik, ma il suo sinistro centra il palo e il primo tempo si chiude sull'1-1.
La ripresa si apre con la Roma ancora protagonista. La traversa ferma una punizione di Peredes, poi è Salah ad andare vicino al raddoppio in un paio di occasioni. Si gioca a sprazzi, con continui capovolgimenti di fronte. E così tocca ancora a Dzeko togliere le castagne dal fuoco con un colpo di testa su perfetto assist di Rudiger. Con le squadre lunghe e nuovamente in vantaggio, la Roma poi va a nozze in campo aperto. Salah è impreciso, ma sale in cattedra Perotti, che all'82' firma il tris con un gol in rabona fortunoso ma spettacolare. Nel finale poi c'è spazio ancora per Dzeko e la sua tripletta. All'Olimpico piovono solo applausi. L'Europa è il palcoscenico giusto per questo gruppo.