Tutto facile, tutto come da programmi. Sulla scia del primo round in Svizzera, il Napoli passeggia anche al San Paolo con lo Zurigo e archivia il passaggio agli ottavi di Europa League senza affanni. Agli uomini di Ancelotti basta poco per vincere anche il ritorno e confermare di essere una delle squadre più attrezzate per puntare all'Europa League. Tutto nonostante un turnover importante e ancora qualche difficoltà a concretizzare le tante occasioni create. Contro lo Zurigo per Carletto le buone notizie arrivano soprattutto da Chiriches, ritrovato dopo l'infortunio, da Ounas, gioiellino ancora grezzo ma in crescita, e da Verdi, prezioso jolly offensivo. Ma non è tutto qui. Buoni segnali si registrano anche da Ghoulam, Diawara e dal solito Insigne, sempre più leader dopo la partenza di Hamsik.
Al San Paolo l'avvio degli azzurri è molle, con Chiriches e Koulibaly che pasticciano un po' in fase di impostazione, ma sul piano tecnico non c'è partita e il Napoli quando va in verticale ha un altro passo. Il primo squillo arriva sull'asse Ounas-Insigne e si conclude con un tocco morbido fuori di poco, poi Verdi arriva tardi su una bella imbucata ancora dell'ex Bordeaux. Senza pressioni, la squadra di Ancelotti palleggia in sicurezza, ma gioca a sprazzi, lasciando campo agli svizzeri. Un'incornata di Ceesay spaventa Meret, poi tocca a Brecher fermare un'incursione di Verdi. A ritmi blandi, Insigne e Ounas deliziano il San Paolo con le loro giocate, ma gli azzurri non affondano con cattiveria. Brecher salva il risultato su una deviazione velenosa di Mertens, poi a due minuti dall'intervallo deve arrendersi a un piattone di Verdi, perfettamente imbeccato da Ounas. Un gol che sblocca la gara e segna indelebilmente il discorso qualificazione.
La ripresa, infatti, è buona solo per le statistiche e per visionare qualche giovanissimo dello Zurigo. Khelifi prova a rovinare la festa azzurra, ma il suo sinistro esce di poco. Poi Ghoulam viene atterrato in area, ma Sidiropoulos lascia correre clamorosamente. Botta e risposta, con gli azzurri sempre in controllo però. Con la qualificazione al sicuro, il Napoli si concentra sui meccanismi di gioco, testando soluzioni e affinando il feeling tra gli attaccanti. Davanti il più brillante è Ounas e proprio dal suo destro arriva il raddoppio del Napoli, con Mertens a vestire i panni del rifinitore. A quindici dal termine Ancelotti dà spazio anche a Milik e il polacco entra subito in partita testando i riflessi di Brecher. Nel finale poi c'è tempo solo per un contropiede fallito e per gli applausi del San Paolo semideserto. Il Napoli formato Europa League convince. E Ancelotti, si sa, preferisce la Coppa...