Il tecnico: "Con impegno e dedizione ce la giochiamo con tutti"
Dopo la vittoria all'ultimo respiro col Nizza, Simone Inzaghi si gode il momento magico della Lazio e il passaggio del turno in Europa League. "Penso che i ragazzi sono stati bravissimi, non era semplice - ha spiegato -. Il Nizza è una squadra ben costruita, onore alla Lazio. Abbiamo vinto il girone, fino a gennaio testa e cuore al campionato". "Con l'impegno e la dedizione possiamo giocarcela con tutti", ha aggiunto.
"Il primo tempo abbiamo sbagliato più volte l'ultimo passaggio, ma in Europa non ti regala niente nessuno", ha proseguito, parlando della gara. "Luis Alberto può fare la mezzala, l'ha fatto anche a Nizza - ha continuato -. È un giocatore che può fare le due fasi tranquillamente". "All'andata siamo stati sorpresi, ci aspettavamo l'avversario col 4-4-2 e ce li siamo ritrovati col 3-5-2, oggi invece ce li aspettavamo come poi hanno giocato: con una difesa a 3 o a 4 le nostre uscite cambiano totalmente", ha spiegato Inzaghi analizzando la gara. Poi sullo strepitoso avvio di stagione: "Mancano due mesi a gennaio, vedremo come sarà la condizione dei giocatori. Bisogna fare i complimenti al gruppo, ci siamo superati andando oltre le più rosee aspettative".
Quanto al turnover, il tecnico della Lazio ha le idee chiare: "Tutti quanti cercano di dare sempre il massimo, con l'Europa League ho le rotazioni più profonde. Abbiamo fatto un’impresa, siamo gli unici ad aver vinto tutte e 4 le partite". Poi qualche battuta sulle ambizioni in campionato: "La squadra migliore d’Italia è la Juventus e se la batti due volte non può essere un caso". "Ce la siamo giocata col Napoli, ho sentito Sarri che ha avuto problemi con l’infortunio di Ghoulam, noi contro di loro ne abbiamo avuti 4 - ha aggiunto -. Con la rosa siamo meno profondi di Juventus, Napoli, Inter, Roma e forse pure Milan, ma con l'impegno e la dedizione questi ragazzi se la possono giocare con tutti". Infine il capitolo Immobile: "Ciro ha avuto un problemino domenica ma ha completato la partita, se fosse stata una partita da dentro o fuori sarebbe stato nei 18. Domenica guiderà il nostro attacco contro l'Udinese".