I rossoneri pronti a rinunciare alla partecipazione europea in cambio di più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio
Le indiscrezioni di un tentativo di accordo tra Milan e Uefa stanno prendendo sempre più corpo: la società rossonera - secondo l'articolo del Corriere della Sera a firma Arianna Ravelli - è convinta a rinunciare alla partecipazione all'Europa League conquistata sul campo in cambio di più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio (al momento fissato al 2021) secondo i paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Un lavoro diplomatico è in corso per un accordo che potrebbe essere conveniente per entrambe le parti.
EUROPA LEAGUE: CHI AL POSTO DEL MILAN? Roma e Torino sono due delle società interessate a seguire gli sviluppi del caso, ma se i giallorossi disputeranno la prossima Europa League anche solo dai preliminari nel caso (se il Milan non dovesse rinunciare), o comunque dai gironi in uno scenario come quello descritto al posto dei rossoneri, per la società granata il discorso è più complicato e legato a dettagli giuridici.
Il regolamento della Uefa infatti nel trattare l'accesso alle competizioni tratta in maniera diversa il caso di rinuncia di una squadra o quello di squalifica, stando all'articolo 4.
Articolo 4.04: se una squadra si rifiuta o rinuncia di prendere parte a una competizione a cui si è qualificata per meriti sportivi e per cui ha ottenuto la licenza, nessun'altra squadra della stessa federazione prenderà il suo posto. In questo caso non ci sarebbe spazio per il Torino.
Articolo 4.08: se una squadra non è ammessa a una competizioni, sarà rimpiazzata dal club meglio piazzato nel campionato locale. In questo caso la Roma andrebbe ai gironi e il Torino ai preliminari.
Insomma, dipenderà tutto dal tipo dell'eventuale accordo tra Milan e Uefa e se la camera giudicante opterà per accettare l'eventuale rinuncia della società rossonera o propenderà per la squalifica aprendo le porte al Torino.