Il tecnico rossonero: "Sono incazzato nero perché potevamo battere anche l'arbitro"
"Siamo stati ingenui, il nostro è un problema mentale e di esperienza", questa l'analisi di Gattuso dopo l'eliminazione del Milan per mano dell'Olympiacos. La società è irritata per le decisione arbitrali, ma il tecnico rossonero preferisce evidenziare gli errori della sua squadra: "Sono incazzato nero perché oggi potevamo battere anche l'arbitro. Siamo senza veleno, sotto porta dobbiamo essere più cattivi. Dovevamo chiudere la partita e invece l'abbiamo regalata a loro".
"Tanta delusione, ci sono milioni di tifosi che soffrono. Avevamo la partita in mano, abbiamo creato 8 palle gol e poi abbiamo commesso diverse ingenuità: così è giusto ad andare fuori. Non siamo ancora bravi e abbiamo regalato la partita. Poi ci mettiamo anche l'arbitro. Abbiamo avuto paura dopo la prima difficoltà ed è giusto ad andare a casa. In questo ambiente siamo partiti bene, ma non siamo riusciti a segnare. Non dovevamo farli entrare in partita: abbiamo un problema mentale e ci manca esperienza".
Problema in attacco? "Dobbiamo avere veleno. Calhanoglu e Castillejo hanno avuto occasioni, ma poca convinzione. Ci mettiamo la faccia: non dovevamo perdere questa partita. L'arbitro ci ha penalizzato, ma noi dovevamo chiudere la partita subito perché l'abbiamo preparata bene. Mi dà fastidio prendere tre gol con questo Olympiacos. Sono incazzato nero perché potevamo essere più forti anche dell'arbitro. Ci facevano il solletico e poi hanno segnato un gol incredibile: divento pazzo perché preparo queste situazione per ore e ore. Non riesco a digerirlo: non abbiamo scusanti e mi arrabbio ancora di più. Non siamo squadra perché commettiamo ancora tante ingenuità e non siamo concentrarti per tutti i 90'. Brucia ed inutile negarlo".
Poi conferenza stampa alla domanda sulla sostituzione Cutrone-Laxalt: "Un cambio sbagliato, me ne prendo la responsabilità".