Tedeschi campioni d’Europa grazie all’1-0 firmato da Nmecha a inizio ripresa nella finale di Lubiana
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La Germania conquista il suo terzo Europeo Under 21 della storia. Allo stadio Stožice di Lubiana (Slovenia) la Nazionale allenata da Stefan Kuntz batte 1-0 in finale il Portogallo, che resta così fermo a quota zero nell’albo d’oro della competizione. Dopo un bel primo tempo, il match viene deciso al 49’ dal tap-in vincente di Nmecha su suggerimento di Baku. La reazione (sterile) di Leao e compagni non porta ad alcun esito positivo nei minuti finali.
Dopo quattro anni la Germania Under 21 ritorna sul tetto d’Europa e lo fa soprattutto grazie a un secondo tempo decisamente convincente contro un Portogallo leggermente più intraprendente (ma anche sprecone) nella prima frazione di gioco.
Lusitani subito a spron battuto allo stadio Stožice di Lubiana (Slovenia) con due buone occasioni: il destro potente di Dalot termina sull’esterno della rete, mentre Tiago Tomas si sposta il pallone sul sinistro e incrocia di poco a lato sul secondo palo. Tuttavia, al primo affondo, è la Nazionale tedesca ad andare vicinissima al vantaggio al 15’: Wirtz sterza sul sinistro e conclude a rete ma una deviazione di Diogo Leite, che mette fuori causa Diogo Costa, fa sì che il pallone sbatta sulla traversa. Il portiere portoghese salva poi il risultato sul tocco sotto di Nmecha e poi si ripete sul gran destro da fuori area di Maier alla mezz’ora. Allo scadere del primo tempo Vitinha decide di volere andare in rete con il pallone e spreca un’ottima occasione, perché perde continuamente l’occasione per calciare in porta tutto solo davanti a Dahmen.
Dopo l’intervallo entra in campo Leao, ma è la Germania a sbloccare il risultato al 49’: Baku s’inventa un bel passaggio in profondità per Nmecha, che supera l’estremo difensore avversario e deposita a porta vuota col destro. Fábio Vieira non va lontanissimo dall’1-1 in un paio di circostanze: prima con un pallonetto da centrocampo che non sorprende Dahmen, poi con una conclusione a botta sicura respinta da Schlotterbeck. Diogo Costa tiene vivo il Portogallo su Adeyemi (due volte e di puro riflesso) e su Nmecha. Opportunità mancate che comunque non cambiano le carte in tavola: la Germania vince 1-0 ed è campione d’Europa per la terza volta nella sua storia. Il Portogallo rimane fermo a quota zero nell’albo d’oro: perde la terza finale e la competizione sembra ormai una maledizione.