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CALCIO E CONTI

Fair Play finanziario: Milan, Inter e Napoli ok, la Juve deve tagliare, la Roma rischia

Lazio, Fiorentina, Atalanta e Bologna presentano bilanci economico-finanziari più che virtuosi. Male i club inglesi e il Barça, il Psg inverte la rotta

04 Gen 2025 - 16:18
 © italyphotopress

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A 14 anni dall'introduzione del Fair Play Finanziario europeo per le società che partecipano alle competizioni internazionali, è iniziata la quarta fase del piano normativo economico-finanziario e tra febbraio e maggio l'Uefa dovrebbe recapitare le sanzioni ai club inadempienti. Salvo clamorose sorprese, non dovrebbero esserci ripercussioni per le squadre italiane, anche se la situazione della Roma desta qualche preoccupazione. Ma andiamo per ordine e proviamo a fare un po' il punto. 

Dopo l'esclusione dalle coppe di Milan e Juve nel recente passato e il rigido controllo del settlement agreement per Roma e Inter (con i giallorossi ancora in difficoltà, ma con paletti meno stringenti), a carattere generale nella nuova fase del FPF si registra un miglioramento generale della situazione dei club italiani. Grazie a conti in ordine, spese nei limiti e maggiori introiti legati alla partecipazione alle coppe, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Bologna presentano bilanci economico-finanziari più che virtuosi. Discorso simile per il Napoli, perfettamente in linea con le regole nonostante l'assenza dall'Europa in questa stagione. 

Bene, per quanto riguarda i numeri del Fair Play Finanziario, anche il Milan di RedBird. Come fatto sotto la gestione Elliott, i rossoneri continuano infatti a rispettare i paletti del settlement agreement e presto, grazie al taglio dei costi e all'aumento dei ricavi, potrebbero liberarsi definitivamente anche dagli ultimi vincoli. 

Conti in ordine anche per l'Inter. Grazie agli ultimi risultati ottenuti in Europa e Italia e alla gestione più solida e lungimirante del fondo americano Oaktree, il club nerazzurro è considerato ormai dall'Uefa una società sana sotto il profilo economico-finanziario. Una realtà in grado di dare garanzie decisamente maggiori rispetto all'era Zhang. 

Capitolo Juve. In difficoltà dopo le sanzioni Uefa e l'esclusione dalle coppe, grazie al sostegno della proprietà Exor, i bianconeri hanno invertito la rotta e intrapreso un percorso virtuoso per tagliare i costi, migliorare i conti e attenuare eventuali sanzioni. L'obiettivo fissato per il 2025 è il pareggio di bilancio, ma con un deficit attuale di 199 milioni il traguardo non sarà semplice da centrare e alla resa dei conti potrebbe profilarsi la necessità di un nuovo settlement

Discorso diverso invece per la Roma. Tra i club italiani, i giallorossi sono quelli messi peggio per quanto riguarda il Fair Play Finanziario. Nell'ultimo anno i Friedkin hanno registrato oltre 600 milioni di debito e 81 di deficit. Ma non è tutto qui. Al momento, infatti, i giallorossi non riuscirebbero a rispettare i parametri intermedi del settlement e se ai controlli del prossimo anno i deficit dovesse essere superiore ai 40 milioni, l'esclusione dalle coppe per la stagione 2026/2027 sarebbe inevitabile. 

Infine qualche considerazione sulla situazione negli altri Paesi. Per quanto riguarda la Germania, i club della Bundesliga non presentano alcuna criticità economico-finanziaria e confermano garanzia di stabilità e rispetto delle regole. Stessa situazione anche per il Real Madrid, primo club a raggiungere il miliardo di ricavi e a cui in Spagna fa un po' da contraltare invece il Barcellona, alle prese con una continua lotta per tenere i conti in ordine con leve finanziarie creative. Dopo l'era del trio delle meraviglie Mbappé-Neymar-Messi, in Francia il Psg ha invertito la rotta per quanto riguarda le spese e il Fair Play finanziario, ma il Lione rischia la retrocessione a causa dei debiti. Per quanto riguarda la Premier, il Chelsea dovrà fare i miracoli per allinearsi ai confini del nuovo FPF dopo le spese folli dei primi anni della nuova proprietà, mentre Aston Villa e Manchester United dovranno prestare grande attenzione alla situazione dei bilanci se non dovessero arrivare risultati importanti in tempi brevi. Infine capitolo Manchester City. Alle prese con il procedimento della Premier League e le oltre 130 presunte violazioni del regolamento economico-finanziario, i Citizens dovranno fare i conti con la commissione indipendente in Inghilterra e poi con l'Uefa.

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