Non solo calcio, anche organizzazione di eventi per il rapper milanese
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Nelle 568 pagine del dispositivo stilato dal GIP Domenico Santoro emergono particolari sui rapporti stretti, già noti, tra Fedez e la Curva Sud del Milan. Riguardono le "ambizioni imprenditoriali" di Luca Lucci, uno dei leader della zona più calda del tifo rossonero, il cui ruolo "gli ha consentito di tessere relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale con noti artisti come il già citato Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancu, Guè Pequeno".
Santoro chiede alla polizia di approfondire queste relazioni pericolose. In primis quella con Fedez (non indagato) le cui frequentazioni pericolose sono state criticate anche dall'ex moglie Chiara Ferragni. Per il GIP c'è un rapporto consolidato tra Fedez e Lucci. A quest'ultimo si rivolge il rapper milanese per avere un bodyguard e per introdurre a San Siro la bibita Boem, promossa con il collega musicale Lazza. "Ma se io appalto a voi la distribuzione e vi prendete una percentuale? E magari parlare anche coi baracchini per avere una distribuzione più capillare durante le partite!" dice nelle intercettazioni Fedez.
In tandem, poi, progettano l'acquisizione della discoteca Old Fashion di Milano, affare poi non andato in porto.
Fedez incontra Lucci anche dopo il pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino a seguito in una rissa nata nell'ambito della disputa con Tony Effe (culminata pochi giorni fa nel dissing di cui tutti hanno parlato).
Nelle intercettazioni dello scorso aprile, è proprio Fedez a spiegare la situazione a Lucci: "Sono proprio stupidi, vabbè, quando torna il Tony... niente... dobbiamo e basta, è semplice la cosa frate! Tony ha un amico, l'amico di Tony si fa male e siccome Tony deve fare il ragazzetto ghetto non può permettersi che si sappia che un suo amico si è fatto male senza che lui lo abbia difeso! Però adesso ha fatto brutto a Lazza... far brutto a Lazza vuol dire fare brutto a mio figlio". Fedez dice a Lucci: "Quando lo chiami tu (Tony Effe) dice non c'è nessun problema, quando gli scrive Lazza dice che ci sono problemi. Sono capace anch'io di fare il ragazzo del ghetto così".
Infine l'affare concerti. Lucci, attraverso la sua Why Event, organizza una serie di concerti di Fedez ad agosto, soprattutto nel sud, ma anche all'estero facendo leva sull'intraprendenza del fedelissimo Islam Hagag (anche lui tra gli arrestati).
SEQUESTRATI 40MILA EURO A EMIS KILLA
Nel maxi blitz di ieri è stato perquisito anche il rapper milanese Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, il cui nome compare negli atti, così come Fedez e altri cantanti, per rapporti con Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri della Curva Sud, ora in carcere. A casa del rapper, a Bernareggio in Brianza, sono stati trovati e poi sequestrati nella giornata di ieri un totale di 40mila euro in contanti, sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente telescopico e un taser. Emis Killa non risulta, al momento, iscritto nel registro degli indagati, e si è trattato di una perquisizione, definita, presso terzi. Inoltre, il 34enne rapper è stato identificato, assieme ad altri ultras rossoneri (tra cui Francesco Lucci, fratello di Luca), nel contesto di una aggressione a uno steward a San Siro per il match Milan-Roma dell’11 aprile scorso. Un episodio che, scrivono i pm nella richiesta cautelare, delinea "la pericolosità del tifo organizzato del Milan e conferma che lo stadio di San Siro è fuori controllo".