Accordo con il governo britannico sul via libera ai viaggi dei giocatori coperti da vaccino, potranno giocare per le loro nazionali e tornare dai Paesi in lista rossa
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"La Fifa accoglie con favore la decisione del governo del Regno Unito di consentire ai giocatori completamente vaccinati l'opportunità di rappresentare i propri paesi nelle prossime partite di qualificazione per la Coppa del Mondo FIFA e di tornare da un paese nella lista rossa a condizioni di quarantena personalizzate". Così la Fifa, in una nota, fa sentire la sua voce sulla situazione vaccini e, dopo i problemi che si erano presentati per le partite di settembre, precisa: "Abbiamo lavorato a stretto contatto con il governo del Regno Unito, la Football Association e la Premier League per trovare una soluzione ragionevole, nell'interesse di tutti, e riteniamo che questa sia una soluzione migliore per la situazione che i giocatori hanno dovuto affrontare a settembre".
"La Fifa ritiene che questo sia un passo positivo nella giusta direzione e apprezza il supporto e la cooperazione di tutte le parti interessate durante un periodo difficile - si sottolinea - Incoraggiamo le vaccinazioni COVID-19 e sosteniamo la posizione dell'Organizzazione mondiale della sanità: un accesso sicuro ed equo è fondamentale in tutti i paesi. I giocatori non dovrebbero ricevere un accesso prioritario ai vaccini", conclude la nota.
Nella Premier League solo sette dei 20 club del campionato hanno più della metà dell’organico già vaccinato e ieri il governo britannico, per bocca del segretario alla salute Sajid Javid, si era espresso duramente contro i giocatori non ancora vaccinati: “In troppi hanno scelto di non vaccinarsi ed è deludente. Sono modelli, tanti giovani li guardano e dovrebbero riconoscere questo e la differenza che può fare in termini di incoraggiamento degli altri”, ha detto al Times.
KLOPP SUI NO-VAX: "COME GUIDARE UBRIACHI"
Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, si schiera in modo netto a favore del vaccino anti Covid-19: "E' un po' come guidare ubriachi, probabilmente tutti siamo passati in una situazione in cui, dopo aver bevuto un paio di birre, ci siamo detti 'potrei ancora guidare', ma la legge non ce lo permette. E questa legge non è fatta per proteggere me che vorrei guidare dopo aver bevuto due birre, ma per tutelare gli altri dal fatto che sono ubriaco e voglio guidare ugualmente. Con le vaccinazioni è lo stesso: gli specialisti ci hanno detto che è la soluzione per venire fuori da questo momento e io non mi sono vaccinato solo per proteggere me stesso, ma soprattutto gli altri, tutte le persone intorno a me".