Calciatori e leghe europee si attendono misure concrete della Fifa sui calendari entro il 17 maggio, in caso contrario "interventi concreti"
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Ultimatum delle leghe e delle associazioni europee dei calciatori alla Fifa. Dalla due giorni di assemblea svolta a Londra sotto l'egida della Premier League, è emerso un aut aut nei confronti della massima organizzazione mondiale del calcio in merito alla predisposizione dei calendari internazionali. Se non arriverà una risposta concreta che recepisca tutte o parte delle osservazioni emerse e rappresentate alla Fifa, in occasione del prossimo Fifa Council in programma il prossimo 17 maggio a Bangkok, in Thailandia, arriveranno "interventi concreti - apprende LaPresse da ambienti calcistici - petrché la situazione non è più sostenibile".
In questa battaglia ci sono soprattutto i calciatori, presenti a Londra infatti c'erano tutte le associazioni mai così compatte, assicurano: "I calciatori - spiegano le stesse fonti - non possono più accettare che il proprio calendario sia scandito in questa maniera da altri senza una preventiva condivisione".
"Dobbiamo tutelare la parte migliore del nostro mondo: i top player, la parte migliore del nostro spettacolo. Non è una questione sindacale, non a caso acconto a noi ci sono finalmente anche le Leghe europee". Lo ha detto a LaPresse Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, in occasione dell'assemblea generale delle Leghe europee. "La svolta di oggi è che siamo tutti d'accordo sul fatto che debbano essere preservati i campionati nazionali e soprattutto per quanto ci riguarda la salute dei calciatori. A breve ci sarà il Congresso della Fifa, speriamo di avere risposte concrete. Siamo tutti compatti, sappiamo cosa vogliamo ottenere. E certamente non staremo a guardare" ha aggiunto.