Il responsabile dello sviluppo mondiale per conto della federazione internazionale non ha dubbi: "Troppe finestre, raggruppiamole in una sola"
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Le discussioni sulla riforma dei calendari internazionali del calcio continuano e a parlarne è stato anche Arsène Wenger, da due anni responsabile dello sviluppo mondiale del calcio della Fifa. L'ex manager dell'Arsenal si è soffermato in particolare sulle pause per le nazionali, facendosi portavoce della proposta di raggruppare le gare di qualificazione in un'unica finestra: "Attualmente c'è già una prima finestra a settembre, poi a ottobre la seconda, poi a novembre la terza e a marzo la quarta. A giugno inizia l'ultima e a luglio parte la nuova stagione. Tutto questo è troppo - ha fatto notare a margine di un incontro in Qatar -. Bisogna raggruppare le fasi di qualificazione: agosto e settembre sarebbero dedicati ai tornei per club, ottobre totalmente alle qualificazioni. Da novembre alla fine della stagione di nuovo spazio ai club".
Wenger è poi tornato sulla questione del Mondiale ogni due anni, di cui si è molto dibattuto negli ultimi giorni e che ha sollevato più di un dubbio sia tra le leghe nazionali, sia all'interno della Uefa: "Abbiamo deciso di riorganizzare il calendario internazionale delle partite perché 166 paesi ci hanno chiesto di organizzare il Mondiale ogni due anni - ha spiegato -. Vediamo se si potrà cambiare o no, perché siamo in una democrazia, ma sono convinto che il mio piano sia quello giusto. La nostra missione è quella di migliorare la qualità della competizione a livello mondiale. Una delle preoccupazioni principali è il numero delle partite, si gioca troppo. Vogliamo gare che abbiano un significato maggiore, vogliamo focalizzarci sulla qualità e non sulla quantità. Meno partite, meno competizioni e anche meno stop and go per le nazionali, meno trasferte e più riposo per i calciatori".
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All'incontro a Doha è intervenuto anche Ronaldo Luís Nazário de Lima, che si è espresso a favore del dimezzamento dei tempi tra un Mondiale e l'altro: "Sono molto ottimista su questi cambiamenti, non ho dubbi che questa competizione resti la più prestigiosa al mondo - ha detto Il Fenomeno, campione del Mondo nel 1994 e nel 2002 col suo Brasile -. Il calendario attuale è stato creato quasi 100 anni fa, il mondo ha totalmente un nuovo ritmo. Tutto è cambiato. Io ho rischiato di passare otto anni senza giocare il Mondiale, una competizione che ha un significato enorme per me. Avere la competizione più importante ogni due anni sarebbe davvero spettacolare. Durante una cena con amici, colleghi e partecipanti, abbiamo discusso dell'importanza della Coppa del Mondo. Il mondo intero si ferma a guardarla".