Il presidente federale: "Questa proposta è una distrazione di massa. La riforma del campionato non è centrale"
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I club di Serie A - trascinate dal vertice tra le tre big Inter, Juventus e Milan - hanno iniziato ad alzare la voce chiedendo più autonomia decisionale rispetto alla Figc, seguendo le orme della Premier League. Tra gli obiettivi c'è quello di dire addio al campionato a 20 squadre, ma sulla possibilità di concedere più potere decisionale alla Serie A il presidente federale Gravina è stato cauto. "Non ci sono i presupposti per una attività del genere - ha commentato -. Dobbiamo concentrarci sulle esigenze del calcio e la riforma dei campionato non è centrale".
Tra i temi più caldi in agenda trattati nel confronto tra Inter, Juventus e Milan, c'è la ricerca di soluzioni percorribili per diminuire il numero di gare in un calendario che dalla prossima stagione sarà ancora più zeppo di impegni con le nuove competizioni di Fifa e Uefa. "Ciò che la Premier di diverso ha rispetto a noi è un modello organizzativo di maggior autonomia decisionale su molti aspetti, collegata al peso economico" come ha ribadito il presidente di lega Casini.
Un modello Premier League che per Gravina e la Figc al momento non è percorribile né auspicabile: ""Questa proposta è una distrazione di massa - ha ribadito il presidente federale -, dobbiamo concentrarci su ciò che fa bene al calcio con una riforma che ci faccia stare bene insieme, trovando sostenibilità e dandosi delle regole".