Il direttore generale Corvino: "Tifosi contestano perchè abituati bene"
Partita difficile e vittoria sofferta per la Fiorentina sul Cagliari lo sa bene il tecnico Paulo Sousa che commenta così, ai microfoni di Premium Sport la gara del Franchi: "Tutte e due le squadre avrebbero meritato di vincere la partita, la sfida è stata abbastanza equilibrata. Nella ripresa abbiamo sofferto meno le transizioni del Cagliari, ci abbiamo creduto fino alla fine e questa convinzione nei minuti di recupero ci ha premiato con il gran gol di Kalinic".
"Fisicamente il Cagliari ci superava - ha aggiunto Sousa - ma siamo riusciti a dominare sui ritmi di gioco, sulla velocità di transizione. La contestazione dei tifosi? Questi giocatori entrano in campo sempre per onorare la maglia, io sono orgoglioso di loro. I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di esprimere i loro sentimenti: se non sono soddisfatti devono pur esprimerlo.”
Nel dopo partita sulla contestazione è intervenuto anche il direttore generale Pantaleo Corvino: "Prendiamo atto della delusione dei nostri tifosi. Sono qui da otto anni, so che la loro delusione è figlia di qualche obiettivo che è venuto meno. Loro sono quasi sempre stati in paradiso e sentirsi in purgatorio porta a esternare questa grande delusione. Dobbiamo accettare e capire la loro contestazione. Noi come società però dobbiamo stare vicini al mister e a tentare di chiudere il campionato che non ci vede ancora fuori dall’Europa League matematicamente".
"Questo è un momento che arriva come la fine di un ciclo - ha aggiunto Corvino - dobbiamo accettarlo. Quando parlo di fine del ciclo non parlo da parte nostra ma dei tifosi. Dopo 4 anni in Europa oggi questa squadra non sta raggiungendo gli stessi risultati ma i ragazzi stanno dando il meglio, dobbiamo raccogliere tutte le energie per cercare di alleviare la loro delusione. Il futuro di Bernardeschi? Abbiamo diramato un comunicato chiaro, non c’è da aggiungere altro. Staremo vicini al gruppo e al mister fino alla fine della stagione".