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Fiorentina, Commisso tuona: "Lasciatemi buttare giù il Franchi, non è il Colosseo"

Il presidente viola dopo l'incontro col sindaco Nardella: "Mia moglie non è neanche voluta entrare nei gabinetti, è un impianto brutto"

22 Set 2020 - 20:15

"Il Franchi non è il Colosseo o Palazzo Vecchio, sto chiedendo di buttare giù lo stadio”. Al termine dell’incontro con il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, non usa mezzi termini: "Va fatto per Firenze e per i tifosi, lasciate investire chi vuole investire - incalza il patron viola - Ora si deve andare a Roma, al Ministero dei Beni Culturali, e mostrare ciò che vogliamo fare: spero che l'emendamento appena approvato sia stato fatto in questo senso".

"La bellezza è soggettiva - prosegue Commisso - qui ci sono problemi sismici, infiltrazioni d’acqua. Domenica mi è caduto vicino un pezzo di muratura. È una cosa brutta, mia moglie non è neanche voluta entrare nei gabinetti. Firenze non si merita questo, i tifosi devono essere fieri del proprio stadio".

Il presidente viola è un fiume in piena: "Non si può vedere una partita dalla curva, persino i vetri si appannano. Come posso chiedere i soldi ai tifosi per vedere una partita in queste condizioni? Sono più ottimista rispetto a qualche mese fa - aggiunge parlando del progetto nuovo stadio - ma dipende sempre da cosa ci fanno fare. Se il Ministero non ci darà l'ok, si terranno il Franchi così com’è. E coloro che ci diranno di no poi si prenderanno le proprie responsabilità". 

"Giovedì parlerò di più (è prevista una conferenza stampa, ndr), ma la situazione rimane quella che ho detto a giugno. Se le cose non si fanno come dico io, entro la legge, non si fa nulla. Controllo, velocità e costi giusti: queste sono le mie condizioni. Io voglio cominciare da capo. Il Franchi non è il Colosseo. Non voglio buttare giù il Ponte Vecchio, ma un impianto che in un Paese normale nel ventunesimo secolo non dovrebbe esistere".

"Ho sempre portato rispetto a Firenze - continua Commisso - volevo restaurare il Franchi e non chiedevo l’area commerciale. Adesso ho imparato, ciò che chiedevo un anno fa adesso non lo è più. Prima di andare a Roma dobbiamo fare un progetto preliminare. Qualcuno si deve prendere la responsabilità se succede qualcosa allo stadio, coi soldi miei devo decidere io come intervenire". Infine sulla possibilità di costruire il nuovo stadio a Campi Bisenzio e non al posto del Franchi: "Domani mattina sarò a Campi, vogliamo vagliare tutte le opportunità".

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