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LA PRESENTAZIONE

Fiorentina, Cutrone: "Voglio farmi chiamare bomber, non vedo l'ora di giocare con Ribery"

Il nuovo attaccante viola si è presentato con un gol alla prima da titolare: "Un'emozione bellissima"

16 Gen 2020 - 17:47

“L’impatto con Firenze? Ieri è stata un’emozione bellissima. Spero di continuare così. Cercherò di farmi chiamare spesso bomber". Si è presentato così in conferenza stampa Patrick Cutrone, che all'Atalanta ha segnato il suo primo gol nella sua prima uscita da titolare. "Quando ho sentito parlare di Fiorentina, ho detto subito di sì. E’ una grande squadra, voglio fare bene qui. Ribery? E' un campione straordinario. Non vedo l’ora che rientri e di giocare con lui".

"Il gol una risposta a chi mi ha mandato via? Le migliori risposte si danno sul campo. Devo ringraziare il Milan e il Wolverhampton - ha proseguito Cutrone, che ha scelto la maglia numero 63 come dedica a suo padre, nato in quell'anno - La sfida contro il Napoli? Dovremo dare il massimo, sappiamo che sarà una partita difficile ma lavorando di squadra possiamo farcela. Gattuso? Lo ringrazio per la fiducia che ha avuto in me al Milan. Io lo ringrazio perché con lui sono cresciuto. Ringrazio molto Montella che mi ha fatto debuttare. Anche Iachini è bravo perché tiene molto ai giovani e ci fa lavorare molto". E ancora: "Un modello alla Fiorentina? Ho visto dei video di Batistuta, che qui è stato un'icona. Ma anche Gilardino qui ha fatto bene. Io un piccolo Filippo Inzaghi? Qualche gol l’ha fatto, ma resto coi piedi per terra. Non penso ai paragoni".

In viola Cutrone tornerà a far coppia con Federico Chiesa, con cui ha già giocato nell'Under 21 azzurra. "Le doti di Fede le conoscono tutti, farà bene, e giocando con lui in Under 21 l'ho conosciuto bene - osserva - Ma anche Vlaovic e Boateng sono forti". Cutrone punta a riscattarsi con la Fiorentina, sperando anche di attirare l'attenzione del ct Roberto Mancini in vista dell'Europeo. "In Inghilterra - racconta - è stata comunque una bella esperienza che mi ha formato. Nonostante i pochi minuti ho imparato tante cose, anche in allenamento impari tanto. Ho imparato poi una nuova cultura e una nuova lingua. Ma non c'era più fiducia in me. Ora voglio fare bene qui. Il presidente è una persona bellissima e genuina, sono felice e spero di ripagare la fiducia della Fiorentina, so che c'è un bel progetto di squadra e anche di singoli. E poi uno stimolo per tornare in Italia è stata anche la maglia azzurra".

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