Situazione da ricomporre in casa viola, tornano a suonare le sirene di mercato
Non fosse che la Fiorentina ha problemi più urgenti da risolvere, una sola vittoria nelle ultime cinque partite e una classifica a dir poco insipida, la situazione relativa a Federico Chiesa sarebbe pure più esplosiva di quel che sembra. L'esterno offensivo sembra vivere due vite separate: sorridente e prolifica (vedi il gol contro l'Armenia) in Nazionale, triste e panchinato in viola dove non trova la rete da un mese.
"Chiesa non sta bene, quando lo sarà mentalmente e fisicamente giocherà" queste le parole di Vincenzo Montella, solo parzialmente confermate da Pradè: "Il problema di Chiesa è fisico, non mentale. Ha avuto un problema al pube al ritorno dalla Nazionale, e con un campo così pesante aveva poco senso rischiarlo". Le divergenze che spiegano i 90' in panchina del giocatore contro il Verona sono il primo segnale di una frizione con l'allenatore, più normale che il ds cerchi di minimizzare proteggendo la squadra da pressioni esterne.
L'onda lunga di un'estate difficile vissuta tra la prospettiva (o il desiderio?) di una cessione, il muro contro muro di Commisso lo ha costretto a restare e si è quindi parlato di nuovo contratto, discussione ancora in atto con la società e che diventa più difficile con la squadra a metà classifica e un mese di risultati negativi. Ma il ritorno al 100% di Chiesa è fondamentale sia per i viola che per lui stesso, in estate c'è Euro 2020, scenario ideale per confermarsi definitivamente a livello europeo.
Con gennaio alle porte, tornano a suonare le sirene di mercato. Difficile, anzi quasi impossibile, veder partire Chiesa tra poco più di un mese ma potrebbe essere l'occasione di intavolare nuovamente una trattativa con la Fiorentina: Juventus, Inter e Napoli attendono solo un cenno da Firenze. I tifosi viola, invece, lo attendono dal giocatore: soprattutto sul campo.