Inter-Fiorentina, l'1-0 nasce da un calcio d'angolo che non c'era
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Le parole del tecnico viola dopo la partita con l'Inter: "Usciti a testa alta e rifarei le stesse scelte di formazione"
Raffaele Palladino fa i complimenti alla Fiorentina nonostante la sconfitta di San Siro contro l'Inter: "Sì, rifarei le stesse scelte di formazione a posteriori perché i ragazzi giovedì avevano vinto 3-0, e io do importanza alla meritocrazia. Sono orgoglioso perché abbiamo tenuto testa a una grande squadra che lotterà per lo scudetto sino alla fine". Inevitabile, però, tornare sul caso arbitrale del primo gol nerazzurro: "C'è rammarico: non parlo spesso di arbitri ma cose come quella vista su quel calcio d'angolo vanno migliorate".
Palladino a Dazn sottolinea il lavoro della società nel mercato invernale: "Mi hanno messo a disposizione ottimi calciatori che devono inserirsi in un gruppo già ottimo. Ho grande materiale umano, tecnico e fisico e starà a me inserirli piano a piano in squadra visto che sin qui ho avuto poco tempo per lavorare in questo senso viste le tre partite infrasettimanali". Tra gli acquisti di gennaio, anche Zaniolo: "Può giocare esterno nel 4-2-3-1, sotto la punta nel 3-5-2 ma anche in attacco, come aveva fatto con l'Atalanta. Ci può dare una grande mano".
Infine, curiosità finale: perché il rigore lo ha tirato Mandragora e non Kean? "Lascio libertà ai ragazzi, abbiamo tanti rigoristi bravi, ci sono pure Gudmundsson, Beltran, Cataldi... tra loro si aggiustano in campo, bello che siano altruisti, l'importante è pensare sempre al gruppo".
Palladino è poi intervenuto in conferenza stampa ed è tornato sull'episodio del corner da cui è nato l'1-0: "Non parlo mai degli arbitri, non li giudico e mi sono ripromesso di non giudicare mai un errore arbitrale. Però sicuramente sul gol dell'Inter ci siamo un po' arrabbiati: non mi arrabbio con l'arbitro, ma con il protocollo. Se abbiamo uno strumento che deve aiutare gli arbitri a sbagliare meno, non si può non intervenire su un errore oggettivo, la palla è uscita di 20 centimetri. Sono cose determinanti, poi il protocollo dice che non può intervenire il Var: sono d'accordo che non possa intervenire su tutto, ma così non va bene altrimenti a fine partita ci troviamo sempre a discutere e usciamo arrabbiati. È vero che non abbiamo protestato, ma è quello che dico sempre ai miei ragazzi: gli arbitri vanno lasciati tranquilli di sbagliare. Può succedere che uno non vede, come sbaglio io o sbagliate voi o sbagliano i giocatori. Qui però è un errore oggettivo: il protocollo deve per forza cambiare, io non accetto che la palla esca di 30 centimetri e non si possa intervenire".
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