L'ex tecnico viola spiega la sua decisione: "A malincuore oggi mi vedo costretto a dover lasciare"
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Dopo l'inaspettato ko con il Frosinone, in mattinata la Fiorentina, con un comunicato di poche righe, ha ufficializzato di aver ricevuto le dimissioni di Stefano Pioli e che l'allenamento odierno si sta regolarmente svolgendo sotto la guida del tecnico in seconda Giacomo Murelli. L'ormai ex allenatore dei toscani, che lascia la squadra al decimo posto e in semifinale di Coppa Italia, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni al termine di un confronto con il direttore generale dell'area tecnica, Pantaleo Corvino, dopo il quale ha lasciato il centro sportivo. Al rientro a casa, ha dichiarato ai giornalisti presenti: "Tra poco saprete tutto".
Ed effettivamente poche ore dopo ha affidato il proprio pensiero, in una nota, all'Ansa: "Dal 7 giugno 2017, giorno della presentazione e dell'inizio del mio nuovo percorso Viola, fino ad oggi, mi hanno sempre accompagnato l'orgoglio e l'ottimismo di poter essere al centro di questo progetto tecnico", esordisce Pioli.
"Un nuovo percorso - prosegue - di medio-lungo termine, nato a seguito di una rifondazione radicale, sia tecnica che umana e basato su giocatori giovani, che mi ha visto sempre in prima fila per fiducia, ottimismo e ambizione. Con questi ragazzi, nelle 2 stagioni passate insieme, abbiamo gioito e sofferto insieme, con uguale intensità, arrivando tutti (giocatori e le importanti persone che gli girano attorno) a superare ostacoli che per certi versi apparivano impossibili da oltrepassare. Queste esperienze ci hanno unito e fatto crescere ancor di più prima come persone e poi come professionisti. Tutti abbiamo sempre guardato con forza nella stessa direzione". Tutto questo, tiene a notare il tecnico dimissionario, "Firenze l'ha capito e si è unita attorno a noi tornando a riempire lo stadio e a sostenerci. Perché è Insieme che siamo più forti".
Poi, Pioli spiega le motivazioni del suo gesto: "Mi sono sempre assunto le mie responsabilità in fatto di scelte, strategie, prestazioni, risultati. Ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, serietà, rispetto e massimo impegno con l'unico scopo di migliorare il patrimonio umano e tecnico che mi è stato messo a disposizione. A malincuore - dice - oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poiché sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane".
"Lascio un gruppo di ragazzi eccezionali che hanno avuto una tangibile crescita dal punto di vista professionale e del valore, nonché una squadra che ha l'opportunità di conseguire qualcosa di eccezionale giocandosi una semifinale di Coppa Italia. A seguito di questa scelta, per me dolorosa - è la conclusione di Pioli - ci tengo a ringraziare di cuore innanzitutto chi ha percorso con me questo viaggio partendo dai miei giocatori, ragazzi a cui sono e rimarrò molto legato e che mai hanno fatto mancare valori tecnici e umani. Ringrazio le persone che lavorano vicino alla squadra, che rendono possibile lo svolgimento delle attività quotidiane in maniera professionale. Un grande grazie a Firenze e ai tifosi fiorentini; si è creato un legame speciale che porterò sempre con me, perché le avventure finiscono, ma le emozioni rimangono forti e presenti dentro tutti noi".