Il nuovo acquisto viola si presenta: "Non sono pronto per il Napoli, ma se Montella ha bisogno..."
A Firenze è il giorno di Franck Ribery che, dopo aver svolto il primo allenamento in mattinata, si è presentato alla stampa a due giorni dall'inizio del campionato: "Sono molto felice di essere qui - le prime parole del francese -. Ho visto nella dirigenza tanta motivazione e fiducia nei miei confronti. Anche mia moglie è stata determinante per questa scelta, perché la famiglia è fondamentale per me". Alle 20 al Franchi l'abbraccio coi tifosi.
SUI MOTIVI DELLA SCELTA
"Il calcio è la mia vita. Ho un amore forte per il calcio ed è questa la ragione per cui ho voluto restare in Europa. Spero di poter giocare fino a 40 anni come Totti. Sono molto motivato e ho sempre fame di giocare. Ho firmato un contratto di due anni per essere decisivo in campo ed aiutare i giovani a crescere. Vorrei anche portare qualcosa di nuovo alla società che ha tante ambizioni e quest'anno vorremmo arrivare tra le prime 5 o tra le prime 3. Cristiano Ronaldo? Sono venuto qua per aiutare la mia squadra che è la Fiorentina. Non sono qui per fare concorrenza a Ronaldo".
SUI TIFOSI
"L'accoglienza è stata eccezionale e mi ricorda Marsiglia, perché la gente vive per il calcio. Stasera lo stadio sarà pieno e mi spinge a dare il massimo e lottare per la nostra maglia".
SULLA SUA CONDIZIONE
"Non sono pronto (per giocare contro il Napoli, ndr) e sono contento perché mi sono allenato oggi con la squadra. Ho fatto tanti allenamenti da solo ma quando sei con la squadra, e fai la preparazione è un'altra cosa. Adesso sono contento, sono con la testa concentrato sulla partita e sulla squadra. Ho bisogno forse di una settimana o due per giocare. Se il mister mi dice che ha bisogno io vado, perché sono così. Ma non sono pronto anche se risponderei presente".
SULLA SQUADRA
"Ho avuto buone impressioni. La squadra mi ha mandato dei video. Anche mia moglie quando ha visto la squadra e il gruppo mi ha detto che dovevamo venire qui. C'è una bell'atmosfera e sono contento. Voglio lavorare con la squadra e con tutte le persone del club".
SULL'INCIDENTE DA BAMBINO
"E' vero che ho avuto delle difficoltà quando ero piccolo. Sono cresciuto per strada ma sono una persona con dei valori ed è importante non dimenticare mai da dove si viene. Sono una persona semplice e sono rispettoso delle persone che mi circondano. E' vero che ho avuto questo grave incidente ma ha formato il mio carattere e ho un grande cuore. Se posso aiutare la gente lo faccio".