Pari, Var e polemiche. Tante polemiche. Fiorentina-Inter è lo specchio del "nuovo calcio", fatto di gioco, gol e tanti episodi al limite. Al Franchi va in scena uno spettacolo nello spettacolo. Oltre ai giocatori in campo e all'arbitro, un ruolo cruciale nel match l'ha giocato infatti il Var, con decisioni complicate e anche discutibili per certi versi. Oltre cento minuti di tensione, con due squadre che scelgono di affrontarsi a viso aperto, senza paura. Tutto nonostante l'importanza del match, che alla resa dei conti assegna a entrambe un punto abbastanza inutile. Dopo le vittorie di Milan e Roma, infatti, l'Inter rallenta la corsa, sentendo ormai il fiato sul collo dei rossoneri e dei giallorossi. La Viola invece infila sì il settimo risultato utile consecutivo, ma fallisce lo scatto per l'Europa, restando dietro a Lazio, Torino e Atalanta. Tutto al netto di sei gol e tante emozioni.
Al Franchi l'avvio del match infatti è per cuori forti. L'Inter si fa sorprendere da una verticalizzazione per Chiesta e, dopo nemmeno un minuto, De Vrij devia alle spalle di Handanovic un tocco di Simeone. Poi è la Viola a farsi trovare impreparata su una respinta corta e Vecino pareggia i conti dopo sei minuti di gioco. Due lampi che illuminano il Franchi e infiammano la gara. Con Gerson trequartista e Veretout, Benassi ed Edmilson in pressione su Brozovic e Vecino, la Fiorentina fa il match, recuperando palla rapidamente e spingendo sulle corsie, soprattutto dalla parte di Dalbert. Attegiamento che costringe i nerazzurri a serrare le linee e concedere campo. Corta e aggressiva, la Viola manovra rapidamente, affidandosi alla velocità di Chiesa e agli inserimenti di Biraghi e Laurini. Gerson manca il bersaglio grosso dopo un errore di Vecino in mediana, poi l'Inter prova a guadagnare metri appoggiandosi a Nainggolan e cercando di sfruttare i calci piazzati.
Troppo isolato, Lautaro rimane fuori dal gioco. Così tocca a Politano inventarsi la rete che ribalta il risultato, freddando Lafont con un sinistro chirurgico. Una magia che cambia la storia del match per la prima volta. In fiducia, i nerazzurri alzano il ritmo e nella ripresa entra in scena il Var. Perisic firma il tris dal dischetto dopo un fallo di mano di Edmilson Fernandes segnalato dal Video Assistant Referee, poi il direttore di gara annulla un gol di Biraghi dopo essere andato a rivedere al monitor le immagini di un fallo in area di Muriel. Due episodi che alimentano dubbi e proteste, ma che non cambiano l'atteggiamento spavaldo e propositivo delle squadre. Con Muriel e Pjaca in campo, la Viola infatti attacca a testa bassa. L'Inter invece riparte in contropiede, appoggiandosi a Lautaro. Si lotta su ogni palla, con gli uomini di Pioli in pressione. Muriel riapre il match con un missile all'incorcio su punizione, riaccendendo il finale di partita. Un assalto furioso, che dura undici minuti oltre il 90' e che si conclude con un finale thrilling dal dischetto. Dopo un tocco molto dubbio di D'Ambrosio in area, nel mega-recupero Abisso ricorre ancora al Var per assegnare alla Viola il rigore che Veretout trasforma per l'incredibile 3-3 che fa esplodere il Franchi. Inter e Fiorentina si dividono la posta, ma a Firenze il grande protagonista è uno solo: il Var.