A Reggio Emilia l'attaccante regala tre punti d'oro per la salvezza. Secondo ko di fila per Pioli, rimasto in 10 dal 30' per il rosso a Dabo
Nel secondo anticipo della 34a giornata di Serie A, il Sassuolo batte 1-0 la Fiorentina e sale a 37 punti allontanandosi dalla zona retrocessione. Al Mapei Stadium decide una perla di Politano che al 41', servito da Adjapong, trova un sinistro dal limite imparabile per Dragowski. Viola in 10 dal 30' per l'espulsione di Dabo. Per Pioli, fermo a 51 punti all'ottavo posto, è la seconda sconfitta consecutiva: l'Europa si allontana.
Alla fine la Fiorentina sembra ritrovarsi senza fiato dopo la striscia di sei vittorie consecutive che era valsa l'iscrizione a pieno titolo alla lista delle pretendenti per l'Europa League: dopo il pari con la Spal e la sconfitta con la Lazio, arriva un altro ko per Pioli che complica, e non poco, la rincorsa sul Milan. Partita difficile, quella di Reggio Emilia, contro un Sassuolo che non ha concesso spazi e ha giocato con la tranquillità di chi, in settimana, aveva trovato tre punti contro il Verona che avevano permesso di respirare e iniziare a intravedere la luce in fondo al tunnel. Ed è proprio questo successo a mettere una serie ipoteca sulla Serie A per i modenesi: dopo una stagione complicata, il Sassuolo fa un balzo probabilmente decisivo lontano dalla zona rossa. A decidere il match è servita la giocata migliore sfoderata da Politano, in grado di accendere improvvisamente la luce in mezzo a tanti errori. Un autentico gol-salvezza, o quasi.
Il primo tempo parte contratto e con pochi, pochissimi, spunti: il 4-3-1-2 scelto da Pioli permette alla Fiorentina di andare ad aggredire alta ma nel momento in cui il pallone è recuperato la manovra si fa lenta. Il trequartista Saponara viene servito sempre tardi tra le linee e dopo diversi tocchi di squadra, finendo per trovare gli avversari schierati. Veretout a sinistra si allarga poco e resta quasi sempre fuori dal gioco: le cose migliori i viola tentano di farle a destra sull'asse Benassi-Chiesa, bravi a interscambiarsi e a cercare di crearsi spazi. Ma Consigli resta praticamente spettatore nei primi 45 minuti. Non che il Sassuolo offra di più: il 3-5-2 di Iachini è senza dubbio compatto e non lascia campo agli avversari ma i neroverdi mostrano limiti nelle ripartenze, che potrebbero essere letali visti i diversi palloni in uscita persi dalla Fiorentina ma diventano poco lucidi e concreti. Errori in fase di impostazione se ne vedono da entrambe le parti e allora l'episodio che offre una svolta arriva dal rosso a Dabo al 30' anche se per avere una vera e propria svolta occorre aspettare l'autentico lampo nel buio di Politano: Adjapong trova una falla a destra e il suo inserimento premia l'attaccante che da fuori area disegna col sinistro la cosa migliore del match per il suo ottavo gol stagionale.
E nella ripresa diventa evidente come la Fiorentina inizi a prendere campo e a schiacciare il Sassuolo con un fraseggio più rapido tra i suoi giocatori. Pioli tenta l'azzardo con la doppia mossa Simeone-Gil Dias per Saponara e Olivera ma il muro neroverde regge davanti a Consigli e la Viola contemporaneamente si espone al contropiede; a evitare il raddoppio di Politano serve il piede di Dragowski, che tiene vive le speranze di una Fiorentina coraggiosa e tutto cuore. Simeone fa un lavoro di appoggio e sponde che fa uscire bene la Fiorentina sulle cui ripartenze veloci, però, Missiroli e Magnanelli sembrano non esaurire mai fiato e capacità di offrire copertura alla loro difesa. E' comunque un secondo tempo dove saltano equilibri e schemi con occasioni potenziali per entrambe anche se, col passare dei minuti, la squadra di Pioli perde incisività e capacità di comandare le operazioni. Il Sassuolo, dopo l'inziale sofferenza, tiene meglio la palla e riesce a salire e respirare sfiorando il colpo del ko con Ragusa e Matri. E a conti fatti, sono tutte neroverdi le occasioni migliori della gara come a legittimare la vittoria più importante della stagione. La Fiorentina deve ricaricare le pile ritrovando smalto e velocità anche se a questo punto della stagione è più facile perdere entrambe le cose che riacquisirle: la battaglia contro la Lazio ha lasciato i segni forse anche nel morale ma i ragazzi di Pioli in questa stagione meritano di continuare a credere nell'impossibile fino all'ultimo.
Politano 7 - Una magia nel deserto che vale una bella fetta di salvezza. Si conferma il più ispirato e il più talentuoso. Nella ripresa ha il pallone per chiudere il match in contropiede ma si fa bloccare da Dragowski. Comunque il migliore. E decisivo