Pausa finita: il Napoli torna a correre. Dopo l'addio all'Europa League e la sconfitta con l'Atalanta, gli azzurri riprendono il filo del discorso e mettono una serissima ipoteca sul secondo posto, replicando nel migliore dei modi alle proteste degli ultrà. Allo Stirpe il Napoli vince e convince. E i tre punti conquistati con i ciociari profumano di Champions. Sia per quanto riguarda la classifica, ormai praticamente blindata, sia per la prestazione dei singoli, con Mertens e Younes mattatori di giornata. Solo buone notizie per Ancelotti. Discorso diverso invece per il Frosinone, che incassa l'ennesima sconfitta tra le mura amiche e in sostanza dice addio alle ultime chance di restare in Serie A.
Senza Insigne e Allan, allo Stirpe Ancelotti punta tutto sul tandem Mertens-Milik, dando fiducia a Ospina, Luperto e Younes. E allo Stirpe l'avvio del match è tutto di marca azzurra. Subito in controllo col palleggio, gli uomini di Ancelotti pressano alti e aggrediscono, cercando di verticalizzare con rapidità sulle punte. Con la fascia al braccio, Callejon veste i panni del "veterano" e dell'equilibratore, dando brio e solidità alla manovra. Ma è dal sinistro di Fabian Ruiz che arrivano le idee migliori. Superiori in ogni zona del campo, gli azzurri giocano a memoria, ma rischiano su un contropiede finalizzato male da Pinamonti. Scampato il pericolo però la banda di Ancelotti riprende a manovrare di prima spingendo sulle corsie esterne e appoggiandosi a Milik. Sportiello vola su un destro di Younes, poi Mertens sblocca tutto con una pennellata su punizione raggiungendo Maradona nella classifica dei marcatori del Napoli all-time a quota 81 reti in campionato. Un gol che spezza l'equilibrio e concretizza il dominio tecnico, allungando le squadre e accendendo il match. Callejon fallisce il raddoppio da buona posizione, poi Valzania e Pinamonti provano a impensierire Koulibaly & Co, ma gli azzurri non tremano.
Nella ripresa il match riparte col Napoli ancora in pressione. In controllo, gli azzurri dominano e dettano i tempi della gara, divertensodi e divertendo. Carico e ispirato, Younes ha l'argento vivo addosso e dalla sua parte non c'è storia. Soprattutto quando al 50' decide di raddoppiare i conti duettando alla perfezione con Milik e infilando la difesa del Frosinone con una rete da applausi. Applausi che si guadagna anche Ospina poco dopo su un sinistro a botta sicura di Gori. Un episodio che tiene viva la gara, ma non scalfisce le certezze azzurre. A buon ritmo, infatti, è sempre il Napoli a fare la gara. Nella stessa azione il palo e la traversa fermano Callejon e Fabian Ruiz, poi Milik sfiora il tris su punizione. Col doppio vantaggio, negli ultimi venti minuti le squadre si allungano e si aprono gli spazi. Baroni fa entrare Dionisi e Ciofani per tentare l'assalto, Ancelotti invece fa alzare Verdi e Ounas dalla panchina. Nel finale il Frosinone attacca a testa bassa e il Napoli si abbassa a protezione della difesa per fare densità e ripartire. Nel recupero Callejon centra un altro palo, poi c'è tempo solo per il triplice fischio. Il Napoli rialza la testa, per il Frosinone invece è quasi "Game over".