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Con Fifa 19 alla conquista della Champions League

Non c'è solo la massima competizione Uefa per club nel nuovo capitolo calcistico di EA Sports

11 Ott 2018 - 16:47

La faccia di Cristiano Ronaldo che spunta da una maglia della Juve in copertina è il segno di un calcio che nel giro di una sola estate ha svoltato in maniera inattesa. E anche il calcio virtuale non è voluto essere da meno. Se quello dei bianconeri è stato IL colpo del mercato, anche Fifa 19 non è voluto essere da meno e l'aquisizione dei diritti della Champions League ne è stata la testimonianza. Adesso tutto il meglio del pallone europeo, visto che oltre all'ex Coppa dei Campioni ci sono pure l'Europa League e la Supercoppa Uefa, è nelle mani di EA Sports. Un biglietto da visita mica male per il nuovo capitolo del titolo già disponibile per PS4, Xbox One, Switch, Pc e, in versione Legacy Edition, anche per PS4 e Xbox 360.

In questo Fifa 19 la Champions League si manifesta in tutta la sua imperiosità. La si può giocare sin dalla fase a gironi per poi arrivare alla finale di Madrid, ma anche saltando i turni più "noiosi" e dedicarsi alle sfide da dentro o fuori. C'è tutto ciò che si vede nella realtà: dal famosissimo inno, alle grafiche e alle immagini ufficiali, sino alla riproduzuione di un'atmosfera che non ha eguali nel mondo del pallone. Insomma, sembra di essere lì, sul campo, con i propri beniamini. Ma Fifa 19 non è solo Champions. Ci sono i principali campionati del Vecchio Continente e alcuni dei più importanti del mondo, come l'emergente cinese dove giocano vecchie conoscenze come Lavezzi, Hulk o Guarin. E' però sparito quello russo e ci sono alcuni vuoti che è un peccato non aver riempito (il Brasileirao, la Croazia e il Boca Juniors). Stona, poi, che per quanto riguarda l'Italia, Serie A a parte, manchino le licenze ufficali di Serie B, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Ma non si può avere tutto. A livello di gameplay, ci sono una manciata di novità. La prima riguarda la fase dei contrasti. I programmatori hanno messo in campo, è il caso di dirlo, un algoritmo denominato 50/50 Battles, che rende ancora più vere e imprevedibili le fasi in cui due calciatori si contendono il pallone. Grazie all'Active Touch System, invece, il controllo della sfera diventa ancora più fluido e reattivo e permette di fare giocate spettacolari e godibili, soprattutto in modalità manuale. Questo, biosgna dirlo, anche per merito di un rallentamento generale del gioco, che ha messo da parte un po' di frensia a favore di un maggiore realismo. Realismo aumentato con l'utilizzo di una Intelligenza Artificale e di una CPU davvero di alto livello e qualità, capci di rendervi la vita difficile ai livelli più alti, ma anche di farvi godere partite leggendarie. Delle innovazioni, la Timed Finishing è quella che ci ha convinto di meno. In pratica si tratta di una meccanismo di tiro che prevede una barra verde e rossa sopra al vostro giocatore e un doppio tocco del pulsante per calciare in porta. Sulla carta il suddetto tiro dovrebbe risultare imparabile con il cursone ipiazzato in zona verde, in realtà vi capiterà di sbagliare anche un tiro potenzialmente perfetto e fare centro quando dovrebbe partirvi una ciabattata. Forse è ancora da mettere a punto. Infine, con il sistema Piani di gioco, grazie al nuovo Dynamic Tactics si potrà personificare a proprio piacimento ogni movimento, schieramento e pensiero tattico della vostra squadra, anche e soprattutto a gara in corso.

Non ci sono, al contrario, grandi cambiamenti nell'ambito delle modalità. La "Carriera" è identica anche se si può giocare la Champiobns League, che, come detto, non è poco, mentre a livello online "Pro Club" e "Stagioni" (anche in co-op) sono le medesime e si affiancano alle classiche amichevoli a distanza. In Calcio d'inizio, tuttavia, potrete cimentarvi in qualche esperienza alternativa utilizzando le Regole personalizzate: Tiro da fuori, Sopravvivenza, Colpi di testa e tiri al volo, Il primo a... e Niente regole. A noi è piaciuta soprattutto la "Sopravvivenza", che vi costringerà a restare con un uomo in meno ogni volta che andrete in gol. Col passare del tempo gli spazi aumenteranno e di conseguenza pure le giocate e i gol spettacolari. Chiaramente, gli amanti del calcio vecchio stile possono continuare a divertiersi con i classici match secchi, di andata e ritorno o nelle serie multigame di stampo americano. Quanto alla modalità storia, giunta al terzo capitolo, "Il viaggio: Campioni" si basa sulle avventure di Alex e Kim Hunter insieme all'amico Danny Williams. Nulla di indimenticabile, ma un buon diversivo di una decina di ore con tanto calcio intrecciato a un'avventura che vi vedrà impegnati tra allenamenti, viaggi, ingaggi e obiettivi in una miniserie dall'esito a volte un po' scontato.

Capitolo FUT. Il Fifa Ultimate Team resta il più amato dai giocatori, ma in questo Fifa 19 c'è poco di nuovo, se si esclude la "Divisions Rivals" in cui si giocano serie di cinque partite ciascuna, che determinato il proprio livello di abilità. L'obiettivo è salire di divisione e apprpodare alla Weekend League, che vi permetterà di sfidare i migliori in appuntamenti previsti per il fine settimana. Confermati tutti gli altri eventi (da Draft a Squad Battles), con la sola introduzione di nuove Icone (Cruyff e Lampard, ma anche Baggio e Cannavaro), un migliore aspetto grafico generale e una gestione più semplice di tutto quello che ruota intorno alle "figurine". In conclusione, al termine della nostra prova su PS4, possiamo dire che Fifa 19 non ha soltanto la Champions League in più rispetto al passato, ma anche una giocabilità complessiva migliore sotto tanti aspetti. Perché a livello grafico la cura con cui sono riprodotti gli stadi, i tifosi, le coreografie, i gesti tecnici e le esultanze sono mozzafiato e anche se non tutti gli impanti e i giocatori dei vari campionati sono realizzati con la stessa fenomenale perfezione dei top, i ragazzi di Electronic Arts hanno davvero fatto un ottimo lavoro. Intendiamoci, qualche difetto è rimasto, come un pallone non proprio naturale nei suoi scivolamenti o rimbalzi, ma quando si inizia a giocare, poi, tutto diventa ancora più realistico e allo stesso tempo meno prevedibile che in passato. Magari, quello sì, bisognerebbe mettere pesantemente mano alle telecronache in italiano, visto che sanno un po' di stantio nonostante l'aggiunta di qualche nuova frase. Meno male che la colonna sonora di intermezzo riesce a far dimenticare la voce ormai annoiante del Nicolò Carosio di turno.

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