L'ultimo capitolo della simulazione targata Konami raggiunge nuove vette di realismo e ha la Juve in esclusiva
Settembre è il mese del calcio perché entrano nel vivo i principali campionati e ripartono le coppe europee. Ma anche perché escono i due principali videogiochi dedicati proprio al dio pallone. Il primo in ordine di tempo è eFootball Pes 2020, che Konami ha confermato anche quest'anno per PS4, Xbox One e PC con la speranza (nostra) che un giorno non troppo lontano possa sbarcare anche su Nintendo Switch. Un titolo molto atteso quest'anno soprattutto in Italia vista la presenza in esclusiva assoluta della Juventus con l'Allianz Stadium e le maglie ufficiali. Davvero un gran gol in una guerra a colpi di "solo da noi". Restando nel settore dell'esclusività, Pes 2020 ha rinnovato le partnership con il Barcellona e con l’Arsenal e ha acquisito le licenze ufficiali di Manchester United, Bayern Monaco e di altre squadre non europee per un totale di oltre 10mila calciatori e più di 400 formazioni. Inoltre, a colmare la lacuna della mancanza della Champions League, è stato annunciato che il secondo trimestre del prossimo anno verrà reso disponibile un contenuto scaricabile gratuito dedicato a UEFA Euro 2020, il campionato europeo per nazionali.
Ma sono diverse le novità introdotte quest'anno e che cerchiamo di analizzare nella nostra prova su PS4. A partire da quello che viene definito "Finesse Dribble": una nuova dinamica di dribbling perfezionata grazie alla collaborazione con il leggendario Andres Iniesta. In pratica, utilizzando la levetta destra si riproduce la capacità del campione spagnolo di penetrare nelle difese più chiuse. L'esito è superlativo perché si tratta della ciliegina su una torta già buonissima. Questo Pro Evolution Football è il migliore della serie grazie a un miglioramento del gameplay ancora più apprezzabile che in passato. Proprio i dribbling, i cambi di direzione, la fase difensiva e l'utilizzo del fisico sono più realistici. Anche dal punto di vista dell'IA, davvero tosta da superare. Passi avanti pure nella costruzione del gioco, soprattutto quando si hanno in squadra i migliori interpreti del ruolo. Le abilità dei singoli giocatori sono sempre più fedeli alla realtà, in particolare se si gioca in modo manuale, ovvero senza alcun aiuto da parte della CPU. Konami aveva promesso una fisica del pallone migliorata e non ha deluso le attese. C'è una maggiore varietà di traiettorie, di tiri in porta e anche sulle punizioni ci si può sbizzarrire. Magari gli arbitri non sono così severi su certi falli (anche se quelli intenzionali su chiare occasioni da rete non scappano quasi mai), ma ai simulatori non perdonano niente. Passi avanti nelle sostituzioni, non tanto negli infortuni. E che dire dei campi, del pubblico e degli stadi? Per non parlare del livello di dettaglio dei giocatori top: semplicemente strepitoso. Come ci hanno entusiasmato le animazioni, gli effetti luce/ombra e i replay praticamente televisivi. Necessitano di qualche ritocco, invece, i fenomeni atmosferici di pioggia e neve e l'ormai ripetitiva telecronaca di Caressa e Marchegiani (non ce ne vogliano), come pure un menù un po' superato e non molto funzionale.
Quasi perfetta in ogni fase di gioco è l'Intelligenza Artificiale. Mai una sbavatura sulle posizioni e schemi di attacco (ma non chiedetele il pressing) raramente ripetitivi. Sottoporta, però, gli attaccanti hanno ancora il piede un po' fredddino. Tutto fantastico insomma? Non proprio, perché dal punto di vista delle modalità a disposizione, questo Pes 2020 pone il fianco a qualche critica. La Master League è stata sì rinnovata grazie a un potenziato sistema di gestione dei dialoghi e dei trasferimenti, e alla presenza di nomi leggendari come Zico, Cruyff e Maradona, ma non è sufficiente per rilanciarla alla grande. In myClub, la versione Pes di Fut, l'aspetto positivo è che le microtransazioni sono meno importanti, ma la solita maggiore macchinosità delle operazioni non gioca a suo favore. Una volta scelto l'allenatore e il modulo, bisogna guadagnare monete per assicurarsi i servigi dei migliori agenti e di conseguenza dei top player disponibili sul mercato. I grandi nomi, però, non bastano perché per vincere è fondamentale l'amalgama di squadra.
Un po' di aria fresca l'ha portata Matchday. E' un torneo online, da disputarsi in giorni e orari precisi, in cui dovete selezionare con quale squadra schierarvi e partecipare insieme, in eventi settimanali, ai maggiori tornei calcistici contribuendo alla vittoria del proprio team. Al termine di ogni settimana i migliori giocatori dei due schieramenti verranno scelti per rappresentare la loro squadra nella sfida decisiva che verrà trasmessa in diretta. Almeno questo è un buon diversivo, non c'è che dire. Senza significative variazioni, infine, il riconfermato Diventa un Mito, la classica carriera del vostro alter ego, che accusa ormai i segni del tempo pur rimanendo giocabile. Insomma, se dal punto di vista tecnico e tattico eFootball Pes 2020 è una perfetta macchina di simulazione del gioco del calcio, da quello dei contenuti si sente la necessità di metterci mano. Ma con la Juve in esclusiva, vincere la sfida del pallone virtuale sarà decisamente più facile.