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Il tecnico francese tiene a battesimo Tudor: "Non sarebbe stato comunque facile affrontare la Juve con Motta"
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Patrick Vieira e il suo Genoa terranno a battesimo la nuova Juventus di Igor Tudor. "Ci aspettiamo una partita difficile per la qualità della Juve. Non sarà semplice giocare contro di loro. Sarà una gara difficile anche perché il cambio di allenatore porta energia. Credo che noi contro i grandi club siamo sempre riusciti a competere - ha spiegato il tecnico francese in conferenza stampa - Non sarà una partita facile. Non abbiamo pensato a prima. Non sarebbe stato comunque facile affrontare la Juve con Motta. Non è mai facile giocare contro la Juve. Poi quando c’è un cambiamento di allenatore, in grandi squadre così, ci sono sempre risposte da parte dei giocatori. La Juve sarà una squadra con energia e noi saremo pronti ad affrontarli con la volontà di vincere la partita".
Sul momento del Genoa. "Noi siamo una squadra che vuole confermare quanto fatto nelle ultime settimane. Ci sono tanti lati positivi dall’ultima gara giocata in casa. Mi è piaciuto tanto come abbiamo approcciato e ora dobbiamo continuare".
La sosta per le Nazionali ha permesso a Vieira di recuperare qualche pedina. "Ekuban e Vitinha hanno lavorato con la squadra, dobbiamo aspettare domani se potranno fare parte del gruppo. Caleb credo che sarà a posto. Thorsby farà parte del gruppo".
Bilancio sulla stagione e futuro. "Io sono contento di come i giocatori stanno lavorando sul campo e di tutto ciò che c’è intorno alla squadra. Vedo i fisioterapisti, il mio staff tutti molto concentrati così come i ragazzi che si impegnano molto con la voglia di competere e fare il massimo per il club. Quando si vede tutte queste persone intorno così, ti dà tranquillità. Poi nel calcio si può perdere o vincere ma noi abbiamo spirito di sacrificio e del lavoro. Per vincere ancora di più dobbiamo fare meglio sui dettagli. Abbiamo fatto bene e preso dei punti, ma non siamo ancora arrivati al nostro obiettivo, ovvero di restare in Serie A. Abbiamo fatto un passo in avanti ma non abbiamo ancora finito. Finché non siamo matematicamente salvi non è il momento di parlare del futuro. L’unica cosa che dico è che sono molto felice della società e di come mi trovo qua".
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