Partita combattuta e con poche occasioni al Tardini, decide in mischia lo slovacco
Il Parma batte il Genoa al Tardini nel sabato pomeriggio della 27.ima giornata di Serie A al termine di una partita difficile e con poche occasioni. Decisivo è il grande ex della partita, Juraj Kucka, che sfrutta un incredibile batti e ribatti in area e al 78' segna il gol del decisivo 1-0. La rete viene convalidata dal Var dopo qualche secondo di incertezza e con il Genoa che polemizza per l'assegnazione del corner che ha dato il via all'azione.
Serve un guizzo di Juraj Kucka per risolvere Parma-Genoa, sfida chiusa e con poche emozioni tra due squadre appaiate a metà classifica a quota 30 punti. Un equilibrio totale, con un primo tempo più a favore degli emiliani e una ripresa a maggiori tinte rossoblù. Che però vede alla fine andare in rete il grande ex del pomeriggio del Tardini, che conferma il suo ottimo impatto con Parma regalando tre punti d'oro ai suoi.Sono speculari e di fatto si annullano le formazioni di D'Aversa e Prandelli (grande ex al ritorno in quel Tardini che una quindicina di anni fa lo vide condottiero di due stagioni europee per i ducali): i due 4-3-3 messi in campo dai due tecnici producono infatti un primo tempo in cui le occasioni tardono ad arrivare. A partire con il piede giusto sono gli ospiti, con Criscito che ci prova dalla distanza al 2' (Sepe gli dice di no) e Bessa che triangola con Kouamé e poi va alla conclusione due minuti dopo: il pallone è però largo. A questo punto il Parma prende il controllo delle operazioni, senza però riuscire a spaventare l'esordiente portiere brasiliano Jandrei, arrivato a gennaio dalla Chapecoense e alla prima presenza in serie A. In particolare sono Gervinho e Siligardi a trovare tutti gli spazi intasati, mentre Inglese si dà un gran da fare ma resta abbandonato al centro dell'attacco parmense. Ed è proprio lui a costruirsi la più limpida occasione del primo tempo, quando al 38' raccoglie con uno spettacolare controllo di destro un lungo lancio di Scozzarella, si gira su se stesso e trova la sforbiciata mancina: pallone sul fondo, ma gran bel tentativo per l'ex centravanti del Chievo.
Primo tempo avaro di emozioni, dunque, e nella ripresa il Genoa scende in campo con l'intenzione di provare a spaventare gli avversari. Il Grifone attacca infatti con più continuità, in particolare a sinistra dove capitan Criscito spesso e volentieri si rende utile anche in avanti. Da lui nasce infatti un'interessante azione che Kouamé non riesce a capitalizzare. Ma i rossoblù capiscono di poterla vincere e insistono: al 63' Sanabria ci prova di testa e poi al volo sulla ribattuta di Sepe (palla altissima sopra la traversa). Nei successivi cinque minuti sono quindi la sforbiciata di Lerager e il colpo di testa dello stesso Sanabria a far trattenere il fiato al Tardini. Ma il gol non arriva. D'Aversa prova a cambiare qualcosa con Biabiany al posto di Scozzarella e qualche effetto lo si vede: al 75' Kucka lancia infatti il contropiede di Gervinho, che però non riesce a chiudere il triangolo, e qualche secondo dopo Inglese entra in area dopo aver saltato Romero, ma viene chiuso in corner.
I padroni di casa sono però finalmente in palla e la dimostrazione arriva al 78', quando arriva il gol dopo un'azione che definire rocambolesca sarebbe riduttivo: corner Parma, traversa di Kucka, palo di Rigoni sulla ribattuta e alla fine è lo slovacco a buttare il pallone in rete. Nessuna esultanza per lui (ex della partita), ma nemmeno per il Tardini che deve attendere il responso del Var. Ma dopo qualche secondo di esitazione Sacchi convalida e a Parma si scatena la festa. Il Genoa non ci sta e prova a riversarsi nuovamente in avanti: Lazovic spaventa Sepe su punizione, ma è il Parma a gettare alle ortiche la possibilità di pareggiare. Avviene a tempo scaduto quando Biabiany recupera una palla vagante a centrocampo e lancia Gervinho, l'ivoriano corre indisturbato verso Jandrei, lo salta e poi spara in curva. Il Parma trattiene il fiato ancora per qualche secondo, ma può poi festeggiare i tre punti. Quelli regalati dal proverbiale ex di turno.
PARMA-GENOA 1-0
Parma (4-3-3): Sepe 6; Iacoponi 6, Bruno Alves 5,5, Gagliolo 6, Dimarco 6,5 (39' st Bastoni sv); L. Rigoni 6, Scozzarella 6,5 (26' st Biabiany 6,5), Kucka 7; Siligardi 6 (42' st Sierralta sv), Inglese 6,5, Gervinho 5,5. A disp.: Frattali, Gazzola, Gobbi, Dezi, Diakhate, Pepín, Sprocati, Schiappacasse, Ceravolo. All.: D'Aversa 7.
Genoa (4-3-3): Jandrei 6,5; Pedro Pereira 6 (42' st Lapadula sv), Romero 5,5, Zukanovic 6, Criscito 7; Lerager 5, Radovanovic 6 (36' st Pandev sv), Bessa 5,5 (29' st Rolón 6); Lazovic 6,5, Sanabria 6, Kouamé 5. A disp.: Marchetti, Vodisek, Biraschi, Günter, Lakicevic, Pezzella, Miguel Veloso, Dalmonte. All.: Prandelli 6.
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 33' st Kucka
Ammoniti: Scozzarella, Bruno Alves (P), Radovanovic (G)
Espulsi: nessuno
•Era dalla stagione 1993/94 che il Parma non otteneva due successi nello stesso campionato di Serie A contro il Genoa.
•Juraj Kucka ha preso parte attiva a cinque gol in Serie A nell'anno solare 2019 (due reti, tre assist), più di ogni altro giocatore del Parma.
•Il Parma ritrova il successo al Tardini che mancava dallo scorso 25 novembre (v Sassuolo): da allora in casa due pareggi seguiti da quattro sconfitte, prima della vittoria di questa sera.
•Il Genoa non ha trovato la via del gol in sei delle ultime 10 partite di campionato.
•In nove delle ultime 10 trasferte di Serie A il Genoa non ha trovato il successo (3N, 6P), anche se nelle ultime cinque non ha mai subito più di un gol.
•Tutte le ultime quattro reti del Parma in Serie A sono state segnate su sviluppi di corner o calci di punizione indiretta: delle precedenti 25 di questa competizione solo tre.
•Dopo aver trovato lo specchio con il primo tiro al 2’ minuto di gioco, nessuna delle successive 12 conclusioni del Genoa in questo incontro ha centrato lo specchio.