Con un gol per tempo di Okaka e Mandragora i bianconeri ottengono un'importante vittoria salvezza
L’Udinese torna alla vittoria dopo aver subìto 8 gol nelle due gare precedenti, tre punti fondamentali per la lotta-salvezza. L’arrivo di Tudor ha portato in dote il 2-0 sul Genoa, gol-lampo di Okaka al 4’ del primo tempo e capolavoro di Mandragora al 16’ del secondo tempo. Udinese attenta e velocissima nelle ripartenze, Genoa in netta involuzione rispetto alla vittoria sulla Juventus, poche idee e poca incisività.
L’alchimia di una squadra è qualcosa di estremamente complicato e l’Udinese sembra voler dimostrare una volta di più questo concetto. Se l’esonero di Nicola ha sorpreso tutti, altrettanto sorprendente è la trasformazione che i bianconeri hanno mostrato in questa prima uscita targata Tudor. A parte le scelte di formazione (fiducia a Okaka affiancato dai due argentini Pussetto e De Paul), è l’atteggiamento che stupisce. Grande attenzione, aggressività in mezzo al campo, ripartenze fulminee. Grande quantità dietro e in mezzo, qualità davanti. Elementi visti fin dai primissimi minuti, elementi tutti presenti nel gol segnato dopo meno di 4 minuti da Okaka, vera grande novità di questa partita per l’Udinese.
Difficile anche riconoscere il Genoa che due settimane fa festeggiava con grande merito la vittoria sulla Juventus. Come se quei tre punti avessero scatenato una specie di clima vacanziero, anche nella predisposizione psicologica. Prandelli ha fatto un po’ quello che ha potuto, mettendo in campo una squadra con il solo Kouamè in attacco supportato da uno Sturaro disorientato in questo ruolo insolito. Non a caso l’ex commissario tecnico azzurro nell’intervallo si è giocato due delle tre sostituzioni a disposizione, buttando dentro Bessa e Pandev per provare ad aggiungere incisività alla manovra. Ma le idee non sono migliorate molto, il Genoa ha continuato a creare poco e l’Udinese ha mantenuto senza troppi sacrifici il controllo della partita, santificandola con il raddoppio di Mandragora che ha strappato applausi a tutto lo stadio.
Ripartenza immediata per l’Udinese, in tutti i sensi e in tutti i modi. Forse tra la squadra e Nicola c’era qualche piccolo problema di comunicazione, forse c’era solo bisogno di un segnale forte. In ogni caso – e senza demeriti evidenti dell’ex allenatore – serviva cambiare e Tudor si rende perfettamente conto di quale sia il suo compito. L’ha iniziato nel migliore dei modi, le potenzialità per andare avanti ci sono.
OKAKA 7 – Forse l’hanno preso proprio per questo, per la necessità di avere un attaccante capace di farsi sentire in area avversaria quando serve. Dal suo ritorno in Italia non aveva avuto molto spazio, in questa partita è entrato subito ed è entrato bene, gol segnato subito con una scelta di tempo perfetto. Poi sportellate e grandi sacrifici, tutto utile.
KOUAMÈ 6,5 – Non perde occasione per dimostrare che merita l’interesse delle grandi società italiane a partire dal Napoli. La sua sfortuna è essere l’unico attaccante rossoblù in campo, la sua bravura è quella di riuscire comunque a mettere in difficoltà la difesa avversaria con qualche iniziativa di agilità pur trovandosi sempre in mezzo a due avversari. Cede alla distanza, anche per frustrazione.
PUSSETTO 7 – Se si convince di essere un attaccante esterno, diventerà un grande attaccante esterno. Magari sta più lontano dalla porta nello schieramento di Tudor, ma così può far valere la sua agilità e la sua progressione. Deve solo trovare le giuste distanze da Okaka, con il quale ha giocato poco finora.
ROMERO 4,5 – A forza di dire che è bravissimo, forse ha iniziato un po’ a specchiarsi in sé stesso. Si fa sorprendere da Okaka all’inizio, quando l’Udinese sblocca il risultato, poi fa arrabbiare Prandelli in varie occasioni quando pensa di mettersi a lanciare lungo dalla sua area. Alla fine tenta anche di regalare un gol all’Udinese.
CRISCITO 6,5 – La dignità del grande giocatore prevede anche e soprattutto di rimanere con la schiena dritta quando intorno si sgretola tutto. Nel primo tempo il capitano prova a dare una mano sia sulla sua linea di competenza sia qualche decina di metri più avanti, nel secondo deve stare un po’ più attento alle spalle ma è comunque l’ultimo ad arrendersi.
DE PAUL 6,5 – In qualche occasione pensa ancora di essere allenato da Nicola, visto che si lascia andare a giocate che la nuova organizzazione non prevede. Ma quando è lui a decidere cosa si può e cosa si deve fare, la scelte sono sempre giuste e si vede subito, nella giocata che sblocca il risultato e che viene orchestrata proprio da lui. Dopo la De Paul-mania che ha scatenato su di lui le rande squadre, c’era stata una preoccupante flessione che adesso sembra dimenticata.
MANDRAGORA 7 – Il gol del 2-0 è di quelli che vengono ricordati in tutti i resoconti di una stagione. Un capolavoro che generalmente ci si aspetta da giocatori di fama mondiale e che il ragazzo dell’Udinese tira fuori dal nulla, da un passaggio lungo che sembrava mezzo sbagliato e che invece è diventato un’opera d’arte.
UDINESE-GENOA 2-0
UDINESE (4-3-3): Musso 6,5; Larsen 6, Troost-Ekong 6, De Maio 6, Zeegelaar 5; Fofana 6,5 (40'st Badu sv), Sandro 6 (18'st Behrami 6), Mandragora 7; Pussetto 7, Okaka 7 (28'st Lasagna 5,5), De Paul 6,5. A disp: Nicolas, Perisan, Badu, Behrami, Bocic, Samir, Ingelsson, Lasagna, Micin, Opoku, ter Avest, Wimot. All: Tudor 7
GENOA (4-4-1-1): Radu 6; Pereira 6, Romero 4,5, Zukanovic 6, Criscito 6,5; Lerager 6, Radovanovic 5,5, Rolon 5 (1'st Pandev 5,5), Lazovic 5 (1'st Bessa 5); Sturaro 5 (26'st Lapadula 5,5); Kouame 6,5. A disp: Jandrei, Marchetti, Bessa, Biraschi, Dalmonte, Gunter, Lapadula, Mazzitelli, Pandev, Pezzella, Sanabria, Veloso. All: Prandelli 5
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 4'pt Okaka, 17'st Mandragora
Ammoniti: Larsen, Sandro, Zeegelaar (U), Rolon, Criscito, Bessa, Pereira (G)
Espulsi:
Igor Tudor ha vinto le ultime tre partite da allenatore in Serie A, tutte senza subire gol.
L’Udinese ha vinto una partita di campionato con due gol di scarto per la prima volta da dicembre contro il Cagliari (2-0 anche in quel caso).
Era da aprile 2017 che l’Udinese non vinceva tre partite casalinghe di fila.
Era da aprile 2018 che il Genoa non rimaneva per tre gare in trasferta consecutive senza fare gol.
21 conclusioni per il Genoa oggi: un primato in trasferta nel campionato in corso.
Ignacio Pussetto ha partecipato attivamente a 6 delle 12 conclusioni odierne dell’Udinese (50%, quattro tiri e due assist al tiro).
Tutti e quattro i gol in Serie A di Rolando Mandragora sono arrivati in casa, con il mancino e su azione (due con l'Udinese, due con il Crotone).
Quello di Okaka è stato il gol più veloce dell'Udinese in questo campionato, il secondo nei primi 10 minuti di gioco dopo quello di De Paul contro la Sampdoria ad agosto.
Secondo gol di Okaka con la maglia dell'Udinese, entrambi arrivati alla Dacia Arena.
Questo è il gol più veloce segnato da Okaka in Serie A: era da novembre 2014 che non trovava la rete in un primo tempo nel massimo campionato.
Seko Fofana ha partecipato attivamente a 3 degli ultimi 4 gol dell'Udinese in Serie A: due assist e un gol.
Il Genoa ha subito gol in 16 delle ultime 17 trasferte di Serie A.