L'ex difensore farà volontariato in una comunità per tossicodipendenti
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Gigi Sartor è stato condannato a un anno, due mesi e venti giorni (il pubblico ministero aveva chiesto due anni). L'ex calciatore di Serie A, 46 anni, era stato arrestato in flagranza di reato nei giorni scorsi mentre stava coltivando una serra di marijuana in un casolare isolato nella prima montagna parmense. Insieme a un amico, anche lui è stato condannato ma essendo incensurato ha avuto la sospensione della pena, era stato sorpreso dagli agenti della Guardia di finanza qualche giorno fa in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia (Parma) in mezzo a centinaia di piantine (106 per la precisione) pronte a produrre oltre due chili di sostanza stupefacente.
Sartor, ex difensore di Juventus, Roma, Parma, Inter e Verona, è stato condannato con rito abbreviato. Il giudice, riporta la Gazzetta di Parma, ha concesso al 46enne le attenuanti generiche e ha escluso la recidiva (l'ex calciatore ha precedenti per violazione degli obblighi di assistenza familiare e maltrattamenti) ma ha revocato la sospensione della pena relativa alla precedente condanna.
Se l'attuale condanna per droga dovesse passare in giudicato, Sartor dovrà scontare anche i nove mesi della sentenza precedente. Luigi Sartor per ora resterà ai domiciliari anche se il suo legale ha chiesto ed ottenuto di fare volontariato in una comunità di recupero per tossicodipendenti.
Parabola triste quella di Sartor, che a 17 anni, nell’estate del 1992, fu ceduto dal Padova alla Juve per un miliardo di lire per quella che all’epoca era la cifra più alta mai pagata per un calciatore minorenne. Poi una carriera che, pur tra alti e bassi, l’ha portato al top del nostro calcio fino al 19 dicembre del 2011, quando venne arrestato a Parma a seguito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Secondo l’accusa l’ex difensore era l’intermediario tra due gruppi che gestivano i soldi delle puntate sul campionato di calcio, ma lui ha sempre negato e nel 2019 è stato assolto perché tutto prescritto.