Il decreto legge preannunciato dal ministero dello Sport scuote il mondo del calcio: "Mesi fa Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc". Durò Giovanni Malagò
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Preoccupazione e rabbia da parte della Federcalcio in merito alla creazione di un'Agenzia che in tempi brevi si dovrebbe occupare dei bilancio delle società di calcio (ma anche di basket). E a far sentire la voce del mondo del pallone è innanzitutto il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "Non ho mai sentito parlare del progetto di istituire un'Agenzia di controllo sui bilanci delle società professionistiche prima di venerdì scorso. Mesi fa il ministro Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc, chi dice altre cose afferma il falso. Mi rammarica dover smentire una fonte non meglio identificata, io ci metto la faccia, nome e cognome, per rispetto della trasparenza e di tutti gli interlocutori dello sport e del calcio italiano", ha detto grvina all'Ansa.
La risposta di Gravina arriva dopo che fonti del ministero per lo Sport lo hanno tirato in ballo. "La bozza con l'articolo di legge che prevede la creazione dell'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle societa' sportive professionistiche non verra' riscritta. Ci saranno solo modifiche fisiologiche ma la sostanza non cambierà. Il presidente della Figc, Gravina, era al corrente da tempo del lavoro svolto sull'ideazione di tale Agenzia", la rivelazione delle fonti all'Ansa.
"Dunque l'impianto di fondo - hanno continuato al ministero - resterà quello, ma con alcuni accorgimenti se dal dibattito pubblico o istituzionale dovessero emergere idee valide". Dunque rimane il concetto di "agenzia indipendente che andrebbe a sostituire la Covisoc in sede di controllo bilanci e costi dei club, ma la decisione finale su ammissione o no dei club ai campionati spetterebbe sempre al consiglio federale. Dal ministero aggiungono che "il decreto correttivo introdotto nell'estate del 2023 prevede con legge statale che i controlli economico-finanziari debbano essere tempestivi ed efficaci e che solo i provvedimenti finali spettino alle federazioni".
ABODI: "AGENIZA ENTE TERZO E CON PIENA AUTONOMIA"
"La proposta di costituire l'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche che sta mobilitando il mondo del sport, è quella di rendere esterni i controlli fino ad ora svolti soltanto in ambito interno, attraverso un ente terzo, pubblico e dotato di piena autonomia regolamentare, e quindi decisionale. Il testo che è stato divulgato alla stampa senza autorizzazione e non dagli uffici del mio dicastero, è una bozza, il che vuol dire che prima di arrivare in Consiglio dei ministri potrà subire delle migliorie senza essere stravolto nella sostanza". Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "Vorrei inoltre ricordare - aggiunge - che l'inserimento del comma 10-bis nell'ambito del correttivo che abbiamo portato in Consiglio dei Ministri la scorsa estate conteneva una norma sui controlli finanziari sulle società professionistiche. Il tema è quindi oggettivamente nell'agenda da circa un anno e quindi è del tutto evidente e prevedibile che sarebbe arrivata una proposta. Venerdì scorso ho inviato il testo, come concordato, al presidente Gravina in virtù della correttezza e della trasparenza che da sempre caratterizzano la mia persona e il mio operato. La proposta di norma a oggi non è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri e non sarà discussa nella seduta di domani, ma probabilmente in quella successiva. La federazione, quindi, avrà il tempo necessario per poterla studiare, approfondire e per avanzare eventuali proposte".
IL TESTO COMPLETO DELLA NOTA DI ABODI
"La proposta di costituire l'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche che sta mobilitando il mondo del sport, è quella di rendere esterni i controlli fino ad ora svolti soltanto in ambito interno, attraverso un ente terzo, pubblico e dotato di piena autonomia regolamentare, e quindi decisionale. Il testo che è stato divulgato alla stampa senza autorizzazione e non dagli uffici del mio dicastero, è una bozza, il che vuol dire che prima di arrivare in Consiglio dei ministri potrà subire delle migliorie senza essere stravolto nella sostanza". "Vorrei inoltre ricordare - la nota di Abodi - che l'inserimento del comma 10-bis nell'ambito del correttivo che abbiamo portato in Consiglio dei Ministri la scorsa estate conteneva una norma sui controlli finanziari sulle società professionistiche. Il tema è quindi oggettivamente nell'agenda da circa un anno e quindi è del tutto evidente e prevedibile che sarebbe arrivata una proposta. Venerdì scorso ho inviato il testo, come concordato, al Presidente Gravina in virtù della correttezza e della trasparenza che da sempre caratterizzano la mia persona e il mio operato. La proposta di norma a oggi non è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri e non sarà discussa nella seduta di domani, ma probabilmente in quella successiva. La federazione, quindi, avrà il tempo necessario per poterla studiare, approfondire e per avanzare eventuali proposte", conclude Abodi.
MALAGO': "AUTONOMIA SPORT SAREBBE VIOLATA, IMPRESA DI ABODI"
"Così l'autonomia dello sport sarebbe violata al 100%: se si ritiene che vadano fatte cose diverse per migliorare giusto, ma andavano trovati tempi diversi". Tutt'altro che tenero l'intervento sul tema di Giovanni Malagò, numero uno della Figc, che ha proseguito all'Ansa: "La cosa è stata gestita male, noi del Coni non siamo stati informati, c'è dello sconcerto. Abodi è riuscito a mettere d'accordo per una volta Gravina e Lotito, passerà alla storia".