Il difensore del Real Madrid ha replicato alle accuse lanciate dall'ex redattore della Bild
di Marco CangelliUn'immagine sui social può scatenare un polverone che nemmeno ci si possa immaginare, soprattutto se si viene fraintesi. È il caso di Antonio Rudiger che è finito al centro di un caso giudiziario a causa della pubblicazione di una fotografia su Instagram nel quale il difensore del Real Madrid appare in ginocchio con il dito alzato. Nella didascalia si può leggere come l'ex giocatore della Roma intendesse augurare un buon inizio di Ramadan a tutti i fedeli musulmani, ma che il giornalista tedesco Julian Reichelt ha interpretato come un gesto associabile all'ISIS.
"Quel gesto è stato adottato dai terroristi negli ultimi due decenni. È diventato indiscutibilmente il saluto dell'Isis e degli assassini islamici di tutto il mondo, di persone che hanno ucciso anche a Berlino e portano disastri e sofferenze incommensurabili al mondo. Chi si atteggia così in pubblico mostra consapevolmente un saluto fanatico e non un gesto innocente e spirituale. È una normalizzazione di una terribile ideologia che ha già occupato troppo spazio in questo paese - ha dichiarato l'ex redattore della Bild -. Inoltre, e soprattutto perché si tratta di un attore internazionale molto popolare, non bisogna lasciarsi intimidire. È importante notare che questa ideologia politica va contro tutti i nostri valori. L'indice alzato dell'Islam, con cui i terroristi di tutto il mondo celebrano i loro omicidi, non appartiene alla Germania. Non permetterò mai a nessuno di impedirmi di dirlo".
Rudiger ha, quindi, sporto denuncia presso la procura di Berlino, mentre la federazione ha denunciato il caso all'ufficio centrale per la lotta alla criminalita' informatica della procura generale di Francoforte sul Meno. Le accuse riguardano la diffamazione, la sedizione e l'incitamento all'odio. Reichelt, ex caporedattore di Bild, e' rimasto fedele alla sua valutazione del gesto di Rudiger e ha accusato il giocatore e l'associazione di "metodi intimidatori".