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Tanti omaggi per il "Kaiser", leggenda del Bayern Monaco e della Germania morto all'età di 78 anni
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Il mondo del calcio piange Franz Beckenbauer, morto all'età di 78 anni. La leggenda del Bayern Monaco e della Germania ha segnato profondamente un'epoca con la sua classe e le sue giocate, lasciando ricordi indelebili nel cuore di appassionati, tifosi, ex compagni e avversari, club, Federazioni e addetti ai lavori. Ricordi scolpiti nella memoria che ora riaffiorano dopo la notizia della sua scomparsa.
CAPELLO: "SE NE VA UN GRADISSIMO"
"Di Beckenbauer ho un ricordo in particolare, di averci giocato contro la Germania a Roma, pareggiammo. Alla fine lui si lamentò che l'erba era troppo corta e non riusciva a calciare bene di mezza punta, come calciava lui. Mi rimase sempre dentro questo aneddoto, era un perfezionista". Così Fabio Capello ha ricordando Franz Beckenbauer. "Come persona l'ho incontrato così, senza parlarci. Come giocatore, ha vinto due volte il pallone d'oro da difensore e ho detto tutto. Se ne va uno dei grandissimi del calcio", ha aggiunto Capello, che poi ha preferito andare oltre la polemica che nel 2010, quando era ct dell'Inghilterra, lo portò a chiedere "più rispetto" all'ex dirigente tedesco dopo che il "Kaiser" aveva criticato il gioco degli inglesi. "Sono cose che si dicono in certi momenti", ha tagliato corto Capello.
MATTHAEUS: "PER TUTTI UN GRANDE, PER ME UN AMICO"
"Per tutti era un grande, ma io ho perso un caro amico". E' questo il primo commento ai media tedeschi di Lothar Mattheus, capitano della Germania allenata da Franz Beckenbauer ai Mondiali '90, dopo la morte del 'Kaiser' Franz. "Lo shock è profondo, anche se sapevo che Franz non si sentiva bene", le prime parole dell'ex Inter. "La sua morte è una perdita per il calcio e per la Germania tutta. È stato uno dei più grandi da giocatore e da allenatore, ma anche fuori dal campo. Franz era una personalità eccezionale non solo nel calcio e godeva di riconoscimenti in tutto il mondo". "Tutti quelli che lo hanno conosciuto - conclude Matthaeus - sanno che Franz era una persona grande e generosa. Un caro amico ci ha lasciato. Mi mancherà, mancherà a tutti noi!".
BARESI: "UNO DEI PIU' FORTI DELLA STORIA"
"Uno dei più forti della storia del calcio, fonte di ispirazioni per generazioni RIP Franz". È questa la dedica di Franco Baresi, leggendario capitano del Milan e attuale vice-presidente del club rossonero, a Franz Beckenbauer
BONINSEGNA: "VERO LEADER, TRA I PIU' GRANDI DI SEMPRE"
"Il mio ricordo del grande 'Kaiser' è un ricordo messicano, quando allo stadio Azteca siamo riusciti a battere la grande Germania ai supplementari. Era la partita del secolo e lui era il regista in assoluto, quello che dettava i tempi. Era il vero capitano in campo, il vero uomo squadra. È nell'olimpo dei più grandi di tutti i tempi, per noi in quel periodo lo era". Così Roberto Boninsegna ricorda la figura di Franz Beckenbauer morto oggi all’età di 78 anni. Fu proprio Boninsegna a firmare il primo gol nella leggendaria partita vinta per 4-3 dall'Italia nella semifinale ai Mondiali del 1970. Boninsegna ricorda anche l'infortunio di Beckenbauer che in ogni caso non gli impedì di rimanere in campo in quella epica partita: "Cadde e si fece male ma poteva correre. Aveva la spalla al collo, sono immagini indelebili. Quando fai una semifinale Mondiale te la giochi fino alla fine e anche di questo in un certo senso dobbiamo ringraziarlo, per quei grandi supplementari - rimarca Boninsegna -. A noi c’è andata bene, anche se quella partita c’è costata un po' la finale. Ma era la grande Germania, con grandi giocatori come lui".
VOELLER: "UN PRIVILEGIO AVERLO CONOSCIUTO"
"La notizia della sua morte mi rattrista infinitamente. Considero uno dei grandi privilegi della mia vita aver conosciuto e vissuto Franz Beckenbauer". Lo ha detto l'ex campione del mondo e attuale direttore sportivo della federcalcio tedesca, Rudi Voeller, ricordando Franz Beckenbauer, scomparso ieri all'eta' di 78 anni. "Il periodo trascorso insieme con la nazionale e' stato coronato dal titolo di campione del mondo del 1990 a Roma, un titolo che non sarebbe mai stato possibile senza il suo straordinario lavoro di allenatore", ha detto Voeller in una nota. "Il 'Kaiser' e' stato fonte di ispirazione per piu' di una generazione e rimarra' per sempre la luce splendente del calcio tedesco. Con Franz Beckenbauer, il calcio tedesco ha perso la sua piu' grande personalita' e io ho perso un buon amico", ha concluso l'ex attaccante tedesco che in Italia ha vestito la maglia della Roma.
IL SUO BAYERN: "BECKENBAUER, L'UNICO IMPERATORE"
"Il mondo del Bayern non è più quello di una volta: improvvisamente più oscuro, più silenzioso, più povero. La squadra tedesca più vincente piange Franz Beckenbauer, l'unico "Imperatore", senza il quale il Bayern non sarebbe mai diventato il club che è oggi. Riposa in pace".
RIVERA: "IL PIU' GRANDE CALCIATORE TEDESCO DI TUTTI I TEMPI"
"È stato il più grande calciatore tedesco di tutti i tempi: ma attenti, non era un libero. Era un giocatore che occupava tanto spazio di campo, da davanti alla difesa a dietro l'attaccante. E in tutto quel campo metteva le sue tante idee". Gianni Rivera ha incrociato Franz Beckenbauer nella partita del secolo, Italia-Germania 4-3 all'Atzeca, e al telefono con l'ANSA gli rende omaggio nel giorno della sua morte."C'era anche lui, lì davanti alla porta, quando segnai il 4-3. Ricordo la sua faccia, più inc...di lui era solo il portiere, Maier. Poi però a fine partita ci salutò. Era un gran signore, anche fuori dal campo".
PLATINI: "ERO ORGOGLIOSO DI ESSERE SUO AMICO"
" Ero orgoglioso di essere suo amico. Prima l'ho visto giocare contro Cruyff o contro Pelé ai Mondiali del 1970. Poi l'ho conosciuto attraverso i miei incarichi all’interno delle istituzioni dove sono stato e dove è stato anche lui. Abbiamo fatto molta strada insieme. Sapevo che era molto malato perché me lo aveva detto Karl-Heinz Rummenigge. E ora ci ha lasciato. Era Mr. Football in Germania. Ha fatto la storia del calcio tedesco". Così Michel Platini rende omaggio a Franz Beckenbauer.
DE SISTI: "ERA DI UN ALTRO PIANETA"
"Da quando lo vidi la prima volta in campo in Messico a quell'ultima volta a Roma nel 2006, tutto indimenticabile. Era uno di quei giocatori leggendari del calcio che se non l'avessi incontrato l'avrei voluto conoscere". Parola di Giancarlo De Sisti che all'Ansa racconta e saluta il 'suo' Kaiser, Franz Beckenbauer, dalla partita del secondo Italia-Germania 4-3 a quella magica serata del 2006 a Villa Miani a Roma in cui lo vide e ci parlo' per l'ultima volta. "Era di un altro pianeta come Maradona e Cruijff e pochi altri - ricorda l'ex centrocampista di Roma e Fiorentina e di quella indimenticabile Nazionale allenata da Ferruccio Valcareggi - Un giocatore completo, gigantesco come persona nel rispettare le regole, l'avversario e l'arbitro. Aveva questo modo signorile di porsi e muoversi in campo. Era come se seguisse i canoni di una specie di galateo del calcio dove si usano i piedi e il pallone. Un giocatore fantastico ed e' stato fantastico trovarselo di fronte. Era un signore, un fuoriclasse come giocatore e come persona, sapeva come muoversi, aveva self control e fair play, un signore in campo e fuori".
GALLIANI: "ELEGANTE IN CAMPO E FUORI"
"La morte di Franz Beckenbauer mi ha colpito molto, perché l'ho conosciuto bene, era un signore. Ho avuto occasione di incontrarlo tante volte, lui come persona era come giocava a calcio, elegante. Il giocatore era elegante e la persona era elegante, una persona super. Come era in campo era anche fuori dal campo". Lo ha detto l'ad del Monza Adriano Galliani, all'uscita della Lega Serie A ricordando Franz Beckenbauer, scomparso oggi a 78 anni.
RUMMENIGGE: "HA SCRITTO LA STORIA DEL CALCIO"
"Sono profondamente scioccato. Franz ha riscritto la storia del calcio tedesco e ha lasciato un segno indelebile". È il ricordo accorato di Karl-Heinz Rummenigge, storico presidente del Bayern ed ex compagno di squadra di Franz Beckenbauer: "È stato il mio capitano al Bayern, il mio allenatore in nazionale, il nostro presidente al Bayern e in tutti questi ruoli non solo ha avuto successo, ma e' stato unico. Come personalita', ha impressionato per il suo grande rispetto per tutte le persone, di fronte a Franz erano tutti uguali. Il calcio tedesco ha perso la piu' grande personalita' della sua storia. Ci manchera' moltissimo. Grazie di tutto, Franz!".
INFANTINO: "LEGGENDA DEL CALCIO MONDIALE"
"Franz Beckenbauer era una leggenda del calcio tedesco e mondiale. I suoi successi rimarranno indimenticabili e nonostante tutta la sua popolarità, il Kaiser è rimasto umile e con i piedi per terra": con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha ricordato la figura di Beckenbauer. "È stato il primo capitano ad alzare l'attuale trofeo della Coppa del Mondo FIFA nel 1974 - il ricordo di Infantino - e vinse nuovamente il torneo nel 1990, questa volta come selezionatore della squadra tedesca. La sua morte è una perdita dolorosa non solo per la Germania, ma anche per il calcio mondiale. I tifosi di calcio di tutto il mondo lo ricorderanno sempre, specialmente i tifosi della nazionale tedesca e del Bayern Monaco, con cui ha potuto festeggiare tanti successi". "Durante molte riunioni del Comitato Esecutivo UEFA, ha condiviso le sue conoscenze calcistiche con me che ero vicino di posto. Un grande uomo, un amico del calcio, un campione e una vera leggenda. Franz non sarà mai dimenticato - conclude Infantino - Il mio pensiero va alla sua famiglia, agli amici e alla Federazione calcistica tedesca. Le mie più sentite condoglianze a tutti loro"
UEFA: "GIOCATORE STRAORDINARIO E ALLENATORE DI SUCCESSO"
"Franz Beckenbauer, uno dei più grandi figli del calcio europeo, è morto all'eta' di 78 anni. Il 'Kaiser' è stato un giocatore straordinario, un allenatore di successo, un celebre esperto, ha influenzato il calcio tedesco come nessun altro". Cosi' sui social la Uefa ricorda Franz Beckenbauer, morto a 78 anni.
GUARDIOLA: "UN ONORE CONDIVIDERE BEI MOMENTI AL BAYERN"
"È stato un onore condividere bei momenti al Bayern. Riposa in pace, Kaiser". È il post con cui il tecnico del Manchester City, ed ex allenatore dei bavaresi, Pep Guardiola ricorda lo scomparso Franz Beckenbauer.
NAGELSMANN: "ENTRAVA IN UNA STANZA E ILLUMINAVA"
"Per me Franz Beckenbauer è stato il miglior calciatore della storia tedesca. La sua interpretazione del ruolo del libero ha cambiato il nostro gioco, questo ruolo e la sua amicizia con il pallone lo hanno reso un uomo libero. Franz Beckenbauer e' stato capace di galleggiare sul campo. Come calciatore e poi anche come allenatore era sublime, stava al di sopra delle cose. Quando Franz Beckenbauer entrava in una stanza, la stanza si illuminava, si guadagnava giustamente il titolo di "figura luminosa del calcio tedesco". Cosi' l'attuale commissario tecnico della nazionale tedesca, Julian Nagelsmann, ha voluto ricordare Franz Beckenbauer.
NAPOLI: "SE NE VA UNA LEGGENDA. CIAO, FRANZ"
L'OMAGGIO DI RAFA MARQUEZ
IL POST DELLA FIORENTINA
IL RICORDO DELLA FIGC
L'OMAGGIO DEL REAL MADRID
INTER: "ESEMPIO DI CLASSE E CORRETTEZZA, UNA LEGGENDA"