Bilancio di metà stagione: "La linea decisa sta portando risultati positivi"
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"Possiamo sempre fare meglio, abbiamo preso una linea di intervento che va a punire i reali rigori e i reali falli di gioco e questo sta portando risultati positivi. E' un campionato molto combattuto". Così il designatore arbitrale della serie A e B, Gianluca Rocchi, è intervenuto a Dazn pre tracciare un bilancio dopo il girone d'andata della serie A. "Siamo 46 arbitri tra A e B, almeno 35 hanno fatto una gara di A. Con questo percorso possiamo fare diventare 'internazionali' arbitri molto giovani. Con le linee di intervento Var siamo allineati con le stagioni precedenti, siamo un po' calati nell'Ofr (on field review), ma nel complesso siamo soddisfatti", ha aggiunto. "Sui rigori a partita siamo allineati con le altre federazioni, la Premier League ha una filosofia diversa, culturale. Se in Italia usiamo lo stessa linea usata dalla Uefa per gli arbitri e per i giocatori è più facile. Più contento degli arbitri in campo o del Var? Sono moderatamente soddisfatto. Non eravamo partiti bene, adesso siamo migliorati. Il VAR può intervenire sempre, ma la filosofia è di togliere l’errore macroscopico. Stiamo provvedendo a realizzare un gruppo solo di VAR, così più professionisti avremo e meno problemi ci saranno”. E sui rigori, alcuni molto discutibili: “Vorrei eliminare quelli meno gravi. Siamo simili con i dati a livello europeo e se usiamo lo stesso metro dell’Europa sarà più facile per le nostre squadre disputare quelle competizioni. Non esistono rigorini. È rigore sì o rigore no. Anche sotto questo punto di vista siamo nella media dell’anno scorso”. A chiudere l’intervento di Rocchi due ultime puntualizzazioni: “Sono preoccupato per una cosa, l’insofferenza all’errore: si pensa che la tecnologia tolga l’errore dal campo. Non è così. Una piccola parte rimarrà così. Il VAR toglie il 92% dell’errore, ma l’8% resta. VAR a chiamata? Non è un problema nostro. Deresponsabilizzerebbe il VAR”.