Martedì sera la Juve a San Siro sarà però senza Dybala e De Ligt
Milan-Juve è tornata ora ad essere una sfida scudetto. Per i rossoneri non c'è in gioco il tricolore, questo va da sè è chiaro, ma lapartita di martedì sera a San Siro è oggi, a conti fatti, decisiva per le sorti di questa stagione: se dopo aver sbancato l'Olimpico e ridimensionato, se non cancellato, le ambizioni tricolori della Lazio, Ibra e compagni sapranno stoppare anche la corsa dei bianconeri questo strano luglio calcistico fatto di partite ogni tre giorni avrà forse ancora un senso (per quanto riguarda la lotta al vertice) altrimenti sarà solo una lunga passerella trionfale verso il primo titolo italiano di Sarri e il nono scudetto consecutivo dei campioni d'Italia in carica.
Se il Milan è quello visto contro la Lazio tutto è possibile. Il ritorno di Ibra, con il contorno psicologico e l'effetto trascinante sui compagni di squadra, è stato una volta ancora un fattore determinante. Gli episodi hanno avuto il loro peso, ma a Roma si è vista una squadra organizzata, compatta, cinica, furba: in stagione i rossoneri, tanto in campionato quanto in Coppa Italia, hanno già dimostrato di saper mettere in difficoltà la Juve e al di là dei problemi fisici di Cahlanoglu, l'impressione è che Pioli disponga in questo momento di un gruppo in salute, tanto dal punto di vista fisico quanto da quello mentale.
DI contro, è certo, una Juve che procede come un carro armato guidato dalla coppia Ronaldo-Dybala capace di abbattere ogni ostacolo. Ma, e questo può essere un fattore determinante, a San Siro mancherà per squalifica proprio uno dei due principali attori bianconeri, Dybala, quello che senza dubbio sta recitando la parte migliore in questa ripresa post-Covid. Una Juve senza l'argentino e senza, in difesa, De Ligt, anche lui stoppato dal Giudice Sportivo, Assenze pesanti che sulla carta possono avvantaggiare il Milan e alimentare, oltre alle speranze dei rossoneri che ancora lottano per garantirsi un posto in Europa, anche quelle di chi rincorre: la Lazio, ovviamente, ma anche l'Inter che oggi scende in campo contro il Bologna.