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LE COMBINAZIONI

Il paradosso di Euro 2024: l'Irlanda dovrebbe perdere con l'Olanda per sperare nei play-off

La formazione guidata da Stephen Kenny dovrebbe subire andare ko con gli Orange per rientrare in gioco grazie al ranking della Nations League

21 Feb 2024 - 13:01

Perdere per qualificarsi. Sembra un paradosso, eppure è tutto vero. Il tutto è legato alle regole riguardanti il processo di accesso agli Europei 2024 che non tiene conto soltanto dei risultati ottenuti durante le fasi eliminatorie, ma anche della Nations League. Ed ecco che qui entra in gioco l'Irlanda, costretta a subire una sconfitta con l'OIanda il prossimo 11 novembre per sperare di volare in Germania fra 12 mesi. 

La squadra di Stephen Kenny dovrà perdere con gli Orange per risultare una delle migliori squadre non qualificate direttamente sulla base dei punti ottenuti nel recente torneo firmato UEFA. Un'impresa tutt'altro che semplice per l'Eire che, dopo otto giornate, si trova al quarto posto del gruppo B con soli sei punti, frutto delle due vittorie con la più che abbordabile Gibilterra.

Al tempo stesso i "Boys in Green" devono tenere conto di una serie di combinazioni provenienti dagli altri gironi che spalancherebbero le porte dei play-off all'Irlanda, attualmente in ventiseiesima posizione nel ranking della Nations League rispetto alla trentaquattresima della Grecia che difficilmente riuscirà a qualificarsi considerato che l'OIanda è già in vantaggio sugli ellenici con gli scontri diretti e si troverà nell'ultima giornata ad affrontare Gibilterra. Percorso più ripido per la compagine di Atene che giocherà con la Francia e dovrà far più punti dei diretti avversari nella speranza di rimanere davanti in classifica.

Una combinazione già di per sè complicata a cui si aggiunge una situazione ancor più intricata legata agli altri gironi.  Per far sì che l'Irlanda giochi i play-off il prossimo marzo, devono qualificarsi direttamente agli Europei tutte le squadre della Lega A che possono farlo, ovvero 14 su 16 (Repubblica Ceca/Polonia e Galles/Croazia si escludono l'un l'altra) e nella Lega B dovrebbero farlo Israele, Serbia, Scozia (già qualificata), Islanda e una tra Finlandia e Slovenia.

Con questi risultati resterebbe un posto disponibile nei play-off della Lega A (l'altro vuoto viene occupato dall'Estonia) e tre in quelli della Lega B, siccome uno di questi è già della Bosnia-Erzegovina, sicura di non ottenere il pass diretto per la Germania. A spartirsi questi quattro posti sarebbero quindi Ucraina, Norvegia, Slovenia e, appunto, Irlanda.

Perché entri in gioco l'Irlanda, però, deve verificarsi una precisa combinazione di risultati nel Gruppo J (oltre alla qualificazione non così scontata di Israele). Infatti, l'Islanda dovrebbe fare sei punti nelle ultime due partite, andando a vincere anche a Lisbona, mentre la Slovacchia dovrebbe farne zero, il tutto mentre il Lussemburgo esce con quattro o meno punti dalle sfide con Bosnia-Erzegovina e Liechtenstein.

In alternativa, ci sarebbe anche una seconda combinazione di risultati ancora più complessa, che comunque passa per la qualificazione diretta di Israele e Serbia e di dodici squadre della Lega A. Infatti, l'Irlanda arriverebbe ai play-off anche nel caso in cui Finlandia e Slovenia si qualificassero entrambe a scapito della Danimarca e l'Ucraina superasse l'Italia nel suo girone. A quel punto Danimarca e Italia occuperebbero due caselle nel percorso della Lega A - eliminando dai play-off oltretutto l'Estonia - e a fare compagnia alla Bosnia-Erzegovina negli spareggi della Lega B ci sarebbero Islanda, Norvegia e, appunto, l'Irlanda.

Affinché tutto si compia, serve veramente un "allineamento degli astri", tuttavia nel calcio nulla è mai scontato e, citando un noto ex ct dell'Irlanda, "non dir gatto finché non l'hai nel sacco". 

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