In attesa della trasferta di sabato sera a casa del Milan, a Venezia si è festeggiato in questi giorni un originale compleanno, quello dello stadio Penzo, Costruito sull'Isola di Sant'Elena, è il secondo impianto per il calcio più antico d'Italia, dopo il Ferraris di Genova. Venne inaugurato il 7 settembre 1913 con un'amichevole proprio con il Genoa, che sarà curiosamente anche il prossimo avversario in casa, sabato 21. Tra le tante storie che ha visto scrivere, la più prestigiosa è del giugno 1941, quando il Venezia vinse la Coppa Italia contro la Roma, con Valentino Mazzola e Loik tra i protagonisti, otto anni prima della tragedia di Superga in cui i due fuoriclasse morirono. Proprio per la sua posizione che si affaccia sulla laguna - con il porto delle barche a vela alle spalle della tribuna -, l'impianto nel 1970 e nel 2012 fu colpito da trombe d'aria che scaraventarono perfino in acqua le tribune e la copertura in ferro. Quella di Venezia è considerata da tutte le tifoserie ospiti come la trasferta più iconica: lo stadio è infatti accessibile solamente a piedi, da piazza San Marco in 30 minuti, o in vaporetto, dalla stazione dei treni di Santa Lucia o da piazzale Roma. Mettendo da parte amarcord e suggestioni, Di Francesco solo in queste ore avrà gli ultimi reduci dalle nazionali, con il neo acquisto Yeboah che dopo aver firmato è andato direttamente in Ecuador e non si è ancora visto al centro di allenamento. La formazione è ancora in alto mare, ma c'è il recupero di Busio, che durante la sosta ha anche prolungato di un anno il proprio contratto con i lagunari.