Il tecnico dell'Inter a colloquio con i pm come "persona informata sui fatti" alla luce del rapporto emerso dalle indagini con alcuni degli arrestati
Approfittando della sosta per le nazionali, già a partire da oggi sono cominciati gli interrogatori di alcuni giocatori e di Simone Inzaghi (interrogato questa mattina) nell'ambito dell'inchiesta sugli ultrà di Inter e Milan. Il tecnico dei nerazzurri, ascoltato, in una intercettazione, mentre parlava con l'ex capo della Curva Nord, Marco Ferdico, della dotazione di biglietti per la finale di Champions League poi persa contro il City nel giugno 2023 da riservare agli ultrà è stato il primo a parlare con i pm. Sia Inzaghi che i giocatori, e nello specifico dovrebbe trattarsi di Hakan Calhanoglu, Milan Skriniar (ora al Psg), Nicolò Barella e il milanista Davide Calabria, sono chiamati in quanto "persone informate sui fatti" proprio per via del rapporto, emerso dalle indagini, intrattenuto con alcuni degli arrestati.
Oltre a loro, per lo stesso motivo, saranno ascoltati il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti, e l'ex difensore nerazzurro, Marco Materazzi. Di tutti questi, le indagini hanno evidenziato almeno un incontro a Cologno Monzese di Calabria con il capo della Curva Sud, Luca Lucci, e, stando a quanto risulta dall'intercettazione di un colloquio tra Ferdico e Bellocco, poi ucciso da Andrea Beretta, anche uno di Calhanoglu con il direttivo della curva nerazzurra.
Dopo Inzaghi, dunque, a stretto giro di posta e in queste due settimane di pausa dal campionato, si dovrebbero presentare davanti ai pm anche i giocatori sopra citati.