Le scelte di Inzaghi condizionate anche dal successivo match di Champions con lo Sparta Praga
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Acerbi si è allenato regolarmente in gruppo, Frattesi ha svolto un lavoro personalizzato sul campo a buona intensità: il primo è a disposizione per Inter-Empoli di domenica sera - fuori luogo dunque gli allarmismi dopo che ieri aveva svolto uno specifico allenamento individuale - il secondo stringerà i denti e partirà dalla panchina. Resta fuori causa Correa che dopo i 90 minuti di Verona a fine novembre e i 20 di inizio dicembre contro il Parma è nuovamente sparito e ora, ennesimo problema muscolare permettendo, potrebbe rivedersi tra i convocati settimana prossima a Lecce. Marginale era e marginale resta, insomma, per scelta o per causa di forza maggiore. Calhanoglu e Bisseck proseguono invece sulla via del recupero: per entrambi ci vogliono ancora una decina di giorni almeno. Detto questo, per la formazione di domenica sera restano aperte diverse ipotesi. Davanti Lautaro e Thuram, anche se Taremi potrebbe beneficiare dell'assist fornito dalla successiva trasferta di Champions contro lo Sparta Praga: l'attaccante argentino e il francese vanno infatti "dosati".
A centrocampo, con il rientro di Mhitaryan possibile cambio in regia: Zielinski al posto di Asllani. Scelta difficile per Inzaghi, decisione che potrebbe pesare sul morale del centrocampista albanese che tuttavia, contro il Bologna, ha mostrato di patire i mugugni di San Siro. E' un giocatore che va ricostruito innanzitutto sul piano psicologico. Barella è un intoccabile, ma se la partita si mettesse presto bene è certo gli verrebbero risparmiati quanti più minuti possibile. In difesa c'è da aspettarsi una staffetta tra De Vrij e Acerbi e a destra l'utilizzo dal primo minuto di Pavard. A sinistra c'è Carlos Augusto: più probabile al posto di Bastoni che non di Dimarco. Sull'altra fascia invece alternanza tra Darmian e Dumfries.