Per Alejandro Cano, manager del fondo proprietario del club nerazzurro, si tratta di un asset strategico
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Lo stadio di proprietà è un asset strategico "per un club che voglia competere con i top club europei": così, senza giri di parole, si è espresso oggi Alejandro Cano, Managing Director e Co-Head Europa per la strategia Global Opportunities del fondo statunitense Oaktree da giugno alla guida dell'Inter, nel corso dell'evento 'Giornata dello Sport Italiano nel Mondo' andato in scena a New York nello storico palazzo su Park Avenue sede del Consolato Italiano. Tra i protagonisti dell'incontro, oltre al dirigente del fondo statunitense proprietario del club nerazzurro, anche altri patron dei società di Serie A americani, compreso Gerry Cardinale, pleniponteziario del fondo RedBird alla guida del Milan.
Cano e l'amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani sono invece intervenuti direttamente da San Siro, con il dirigente di Oaktree che ha chiarito la posizione dell'Inter in merito alla questione del nuovo stadio: "Sappiamo che per competere con i top club europei uno stadio di proprietà è fondamentale". Una volontà dichiarata che si scontra tuttavia con gli annosi problemi politico-burocratici che hanno sinora ritardato qualsiasi reale progetto di rifacimento di San Siro.