Il vice del tecnico nerazzurro: "Le sostituzioni ci hanno dato il cambio di marcia"
Ancora una partita in prima linea e ancora una vittoria: con la squalifica di Antonio Conte è stato infatti il suo vice Cristian Stellini a guidare l'Inter sul terreno del Torino e dopo i successi che erano arrivati nei primi due match del girone di ritorno contro Benevento e Fiorentina si porta a casa altri tre punti. In prima linea, si diceva, ma con una presenza cetamente fissa nell'orecchio: "Come è Conte dall'alto? Beh, con lui non esistono pause". Dunque la "vittima" non è solo il fratello Gianluca, sempre al fianco del tecnico nerazzurro in tribuna: "No, non è una vittima, dai... E' un modo per stare sempre attenti e crescere. Antonio è la nostra forza, deve essere così. Il rapporto è costante, ma non mi piace parlare di me e del mio rapporto, ma di quello di tutto lo staff. Io non porto me stesso in panchina, ma rappresento uno staff con tanti collaboratori che lavorano quotidianamente per supportare l'idea del mister. I complimenti vanno a tutti, il rapporto è quotidiano, il lavoro è tanto e ci impegniamo tutti per supportare il nostro tecnico".
Venendo alla partita contro il Torino, un pensiero chiaro: " Queste sono vittorie molto importanti, partite che non sono semplici da giocare, anche per l'avversario: i tre punti oggi erano importanti. Dovevamo approfittare dell'episodio, bravi noi a sfruttare il calcio di rigore e poi l'assist di Sanchez per Lautaro". Con Lukaku un po' in difficoltà, decisivi gli ingressi del cileno e di Eriksen: "Certamente. Christian stava bene nonostante il problema fisico, quindi ci aspettavamo il cambio di marcia. Aspettavamo una partita combattuta, loro dovevano darci il cambio di passo. Chris ha svoltato nell'essere decisivo nelle nostre partite. Lui ci ha sempre provato, spesso non è questione di serenità ma di adattarsi a un calcio che non ti consente di fare errori. Ora si è adattato molto bene al calcio che proponiamo".