Il CEO Corporate nerazzurro: "Su San Siro ci sono alcuni aspetti da approfondire"
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Fresco di rielezione nel Board della European Club Association (ECA), dove rappresenterà l’Italia per il ciclo 2023-2027, il CEO Corporate dell'Inter Alessandro Antonello ha fatto il punto della situazione sulla questione nuovo stadio. "Come annunciato, abbiamo identificato un'area alternativa, a Rozzano, abbiamo firmato un'esclusiva con la controparte fino a fine aprile - ha spiegato ai microfoni di Sky Sport --. L'intenzione è approfondire l'area, che è assolutamente interessante perché è già presente un'arena dove si svolgono importanti eventi sportivi e non solo (il Forum di Assago, ndr). Proseguiamo su questo piano alternativo, dall'altro lato a San Siro abbiamo avuto la conferma che nel 2025, qualora le condizioni fossero ancora queste, verrà posto un vincolo sul secondo anello. Questo rende difficile il piano originario, cerchiamo di capire le prospettive future".
Sulle tempistiche. "Per quanto riguarda Rozzano, abbiamo già iniziato a fare una valutazione molto dettagliata sull'area, c'è da aspettare l'approvare del Pgt del Comune di Rozzano - ha aggiunto Antonello -. Da gennaio in poi potremmo entrare in un percorso con l'amministrazione comunale per valutare la fattibilità del progetto. Per quanto riguarda San Siro, ci sono ancora alcuni step formali, teoricamente dovrebbe essere svolto un referendum che non è ancora stato formalizzato. Ci sono alcuni aspetti da approfondire".
Sul lavoro fatto all'Inter nell'ultimo anno. "E' stato un percorso di crescita negli ultimi anni, non sono solo sul campo con gli ottimi risultati ottenuti ma anche dal punto di vista societario. Abbiamo rinnovato accordi importantissimi con Nike, c'è questo nuovo sponsor di maglia molto importante (Paramount+) . Lavoriamo per crescere, per dare più risorse all'area sportiva per investire sui giocatori. La stagione è iniziata bene,ci auguriamo che anche il prosieguo lo sia".
Un commento sulla conferma della sua nomina nel Board dell'ECA. "E' una conferma importante del lavoro svolto nel ciclo precedente, a tutela dell'interesse dal calcio italiano a livello europeo - ha dichiarato il CEO corporate dell'Inter -. Questo ciclo sarà improntato sulle riforme strategiche del mondo del calcio europeo. L'ECA vuole essere l'unico rappresentante dei club a livello mondiale, la base si è allargata tantissimo. Abbiamo importanti obiettivi, vogliamo migliorare la rappresentatività delle società europee in tutte le sedi istituzionali".